Edilizia.com
Edilizia.com
Home » Tasse e Imposte » Ultima chiamata per il secondo acconto IRPEF: attenzione alla scadenza del 16 Gennaio

Ultima chiamata per il secondo acconto IRPEF: attenzione alla scadenza del 16 Gennaio

Il 16 gennaio 2024 segna la scadenza per il versamento del secondo acconto dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) per l’anno fiscale 2022.

Ultima chiamata per il secondo acconto IRPEF: attenzione alla scadenza del 16 GennaioUltima chiamata per il secondo acconto IRPEF: attenzione alla scadenza del 16 Gennaio
Ultimo Aggiornamento:

La data del 16 gennaio 2024 segna una scadenza cruciale per autonomi e imprenditori individuali in Italia. È il termine ultimo per il versamento del secondo acconto dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) per l’anno fiscale 2022, destinato a coloro con ricavi o compensi fino a 170mila euro.

Questa scadenza riguarda specificamente le persone fisiche titolari di partita IVA, inclusi gli imprenditori individuali e i lavoratori autonomi.

Advertisement - Pubblicità

Differimento del termine di pagamento

Originariamente previsto per il 30 novembre 2023, questo termine è stato differito al 16 gennaio 2024 grazie al Decreto Anticipi (articolo 4, Dl n. 145/2023). Questa proroga, applicabile solamente per il periodo d’imposta 2023, offre un’opportunità significativa per i contribuenti di organizzare meglio i loro pagamenti.

I contribuenti hanno la possibilità di effettuare il pagamento in cinque rate mensili, iniziando dal 16 gennaio e proseguendo fino a maggio 2024. È importante notare che, a partire dalla seconda rata, verranno applicati interessi del 4% annuo, come stabilito dall’articolo 20, comma 2, del Dlgs n. 241/1997.

Advertisement - Pubblicità

Chi è interessato dalla scadenza?

I beneficiari di questa misura sono:

  • Persone fisiche
  • Imprenditori individuali
  • Lavoratori autonomi
  • Titolari di impresa familiare o azienda coniugale non gestita in forma societaria

Questo include anche coloro che sono tenuti a versare in un’unica soluzione l’acconto delle imposte sui redditi.

Esclusioni dalla misura:

Sono esclusi da questa misura di favore:

  • Persone fisiche non titolari di partita IVA
  • Persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi superiori a 170mila euro nell’anno fiscale 2022
  • Soggetti con partita IVA diversi dalle persone fisiche (es. società di capitali, enti non commerciali)

Per coloro che gestiscono più attività o esercitano contemporaneamente un’attività autonoma e una di impresa, il tetto dei 170mila euro si calcola sommando i ricavi e i compensi di entrambe le attività.

È fondamentale per i soggetti interessati rispettare questa scadenza per evitare possibili sanzioni e per assicurarsi di rimanere in regola con le normative fiscali. La circolare n. 31/2023 dell’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti aggiuntivi sulla proroga della scadenza, aiutando i contribuenti a comprendere meglio le loro responsabilità e le opzioni disponibili.

Advertisement - Pubblicità

Conclusioni

La proroga del termine per il secondo acconto Irpef ha rappresentato un’importante agevolazione per molti autonomi e imprenditori individuali in Italia, offrendo loro maggiore flessibilità nella gestione delle loro obbligazioni fiscali. Tuttavia, è essenziale che i soggetti interessati si informino adeguatamente e rispettino le scadenze per evitare inconvenienti e per mantenere la propria situazione fiscale in regola.

Il Decreto Anticipi e la circolare dell’Agenzia delle Entrate sono esempi concreti di come le normative fiscali possano adattarsi alle esigenze dei contribuenti, fornendo al contempo le direttive necessarie per garantire il corretto svolgimento delle procedure fiscali.

In conclusione, il 16 gennaio 2024 è una data da segnare sul calendario per tutti i soggetti interessati, una scadenza importante che segna il rispetto delle proprie responsabilità fiscali in un quadro normativo che cerca di venire incontro alle esigenze di flessibilità e di pianificazione finanziaria.



Richiedi informazioni per Notizie, Tasse e Imposte

Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!

Invia Richiesta

Articoli Correlati

Cedolare secca: esenzione dall’imposta di registro per risoluzione anticipataCedolare secca: esenzione dall’imposta di registro per risoluzione anticipata

Cedolare secca: esenzione dall’imposta di registro per risoluzione anticipata

12/11/2024 07:30 - La cedolare secca esenta dall’imposta di registro anche per risoluzioni anticipate, purché tutti i locatori aderiscano e l’opzione sia attiva per l’intera annualità o proroga.
Immobili in ristrutturazione: quali imposte si applicano alla vendita?Immobili in ristrutturazione: quali imposte si applicano alla vendita?

Immobili in ristrutturazione: quali imposte si applicano alla vendita?

24/10/2024 11:08 - La Corte di Cassazione [..]
Pignoramenti e ipoteca: le regole per proteggere il tuo immobilePignoramenti e ipoteca: le regole per proteggere il tuo immobile

Pignoramenti e ipoteca: le regole per proteggere il tuo immobile

21/10/2024 11:02 - L’Agenzia delle Entrate-Riscossione può iscrivere ipoteche e avviare [..]
TAGS: acconto irpef, irpef, irpef 2024

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

Leggi tutti i miei articoli | Visita il mio profilo Linkedin

Edilizia.com è online dal 1998, il primo del settore in Italia!