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Regime forfetario: attenzione al quadro RS incompleto

Regime forfetario: attenzione al quadro RS incompletoRegime forfetario: attenzione al quadro RS incompleto
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L’importanza di essere in regola con le dichiarazioni fiscali è una priorità per ogni contribuente. L’Agenzia delle Entrate, nell’intento di agevolare l’adempimento spontaneo e di promuovere la trasparenza, ha inviato una comunicazione specifica per coloro che, durante il periodo d’imposta 2021, hanno presentato dichiarazioni con il quadro RS incompleto.

Vediamo di cosa si tratta.

Leggi anche: Regime forfettario: è sempre è la scelta migliore per risparmiare? quando non lo è?

L’obiettivo di questa iniziativa è di incoraggiare la regolarizzazione spontanea attraverso il meccanismo del ravvedimento operoso (secondo l’articolo 13, Dlgs n. 472/1997).

Presentando una dichiarazione integrativa, si può usufruire della riduzione delle sanzioni, basata sulla velocità con cui si risolve l’omissione. Questo si rivolge a coloro che, nel 2021, hanno adottato il regime forfetario ma hanno tralasciato di riportare certe informazioni obbligatorie nel quadro RS del Modello Redditi 2022 (righe RS375-RS381), come indicato dall’articolo 1 comma 73, legge n. 190/2014. Queste specifiche sono state delineate dal provvedimento dirigenziale del 19 settembre 2023.

Le comunicazioni vengono inviate principalmente tramite PEC, ma in assenza di tale mezzo o in caso di mancato recapito, si ricorrerà alla posta ordinaria.

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Chi è coinvolto e cosa fare

Come riportato sul sito FiscoOggi, i destinatari della comunicazione sono i titolari di partita IVA che, nel 2021, hanno optato per il regime forfetario ma non hanno riportato nel quadro RS tutti o parte degli elementi informativi richiesti. La comunicazione fornita comprende dati come codice fiscale, cognome e nome del contribuente, e altri dettagli che consentono di verificare la necessità di una regolarizzazione.

In caso di ricevimento della comunicazione, il contribuente ha due opzioni:

  • Ignorare la comunicazione se ritiene di avere fornito tutti i dati correttamente.
  • Utilizzare la comunicazione come guida per la corretta compilazione del quadro RS del modello Redditi 2023 PF, relativo al periodo d’imposta 2022.

Il ravvedimento operoso rappresenta un’opzione concreta per i contribuenti che necessitano di rettificare la loro dichiarazione. Essi possono ricorrere a questo strumento indipendentemente dall’avvio di eventuali procedure di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ciò offre una significativa flessibilità e un’opportunità di regolarizzazione prima di eventuali sanzioni.

Il provvedimento dell’Agenzia fornisce anche la possibilità ai destinatari di richiedere informazioni aggiuntive o di segnalare eventuali incongruenze. Tuttavia, è essenziale notare che non si può utilizzare la PEC dalla quale si riceve la comunicazione per rispondere, poiché tale casella non è abilitata a ricevere messaggi.

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Conclusione

La recente iniziativa dell’Agenzia delle Entrate rappresenta un ulteriore passo verso la promozione di una maggiore trasparenza e correttezza fiscale in Italia. È imperativo che tutti i destinatari delle comunicazioni prendano seriamente in considerazione l’invito dell’Agenzia e agiscano di conseguenza.

La regolarizzazione tempestiva non solo evita possibili sanzioni ma rafforza anche l’integrità del sistema fiscale italiano, garantendo un ambiente imprenditoriale sano e equo per tutti.



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TAGS: agenzia delle entrate, quadro rs, ravvedimento operoso, regime forfetario

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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