Manca poco al termine ultimo per l’invio del modello Redditi Pf 2023. I contribuenti, inclusi i titolari di partita IVA, sono chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi relativa all’anno fiscale 2022 entro il 30 novembre 2023.
Manca poco al termine ultimo per l’invio del modello Redditi Pf 2023. I contribuenti, inclusi i titolari di partita IVA, sono chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi relativa all’anno fiscale 2022 entro il 30 novembre 2023.
Questo compito può essere eseguito sia direttamente che attraverso intermediari abilitati, utilizzando le piattaforme telematiche Fisconline o Entratel.
Advertisement - PubblicitàL’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul proprio sito web tutte le risorse necessarie per l’invio telematico. Tra queste, troviamo il modello di dichiarazione e le istruzioni per la sua compilazione, oltre ai software necessari per il controllo e l’invio. È inoltre possibile consultare le specifiche tecniche per assicurarsi che la trasmissione avvenga senza intoppi.
La dichiarazione si considera ufficialmente presentata nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate conferma la ricezione dei dati. Tale conferma viene fornita attraverso una comunicazione che attesta l’avvenuto ricevimento del file.
Successivamente, l’Agenzia invia un ulteriore messaggio che indica l’esito dell’elaborazione dei dati. In caso di assenza di errori, questo messaggio conferma la corretta presentazione della dichiarazione.
Advertisement - PubblicitàFino al 30 Novembre, vi è anche l’opportunità di integrare o correggere la dichiarazione 730/2023 già inviata. Questo si può fare mediante l’invio di un modello Redditi Pf “aggiuntivo” o “correttivo”.
Ad esempio, il modello “aggiuntivo” è necessario se nel 2022 sono stati percepiti redditi non dichiarati nel modello 730 precompilato, come redditi soggetti a tassazione separata, plusvalenze di natura finanziaria o investimenti esteri. Il modello “correttivo”, invece, permette di apportare correzioni ai dati già presentati.
Se dalla dichiarazione rettificata emerge un maggior credito fiscale, il contribuente può richiederne il rimborso. Invece, se si verifica un aumento dell’imposta dovuta, è necessario effettuare il versamento dell’importo aggiuntivo, includendo gli interessi calcolati e una eventuale sanzione ridotta per il ravvedimento operoso.
È importante sottolineare che, superato il 30 novembre, la possibilità di correggere errori o dimenticanze si limiterà alla presentazione del modello integrativo, che può essere inviato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione originale.
Con questa scadenza alle porte, è fondamentale per i contribuenti agire tempestivamente per evitare sanzioni e garantire la corretta presentazione delle proprie dichiarazioni fiscali.
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