Uno dei dubbi più comuni tra i locatori riguarda la proroga di un contratto di locazione soggetto a cedolare secca e l’eventuale obbligo di versare l’imposta di registro. Sul sito FiscoOggi, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una risposta chiara a un quesito specifico di un lettore.

Ma cosa dice la normativa in merito? È necessario versare l’imposta di registro alla proroga del contratto? E cosa accade in assenza dell’opzione per la cedolare secca?

Scopriamo insieme i dettagli.

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La domanda del lettore e il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate

Sul sito FiscoOggi, un lettore ha chiesto chiarimenti in merito all’obbligo di versare l’imposta di registro in caso di proroga di un contratto di locazione già assoggettato alla cedolare secca. La domanda posta all’Agenzia delle Entrate è la seguente:

“In qualità di locatore devo prorogare un contratto di locazione per il quale si paga la cedolare secca. Bisogna versare l‘imposta di registro?”

Questa domanda è particolarmente rilevante perché, quando si proroga un contratto di locazione, possono sorgere dubbi sugli adempimenti fiscali da rispettare. Infatti, mentre per la registrazione iniziale e per la risoluzione del contratto esistono norme ben definite, molti locatori non hanno chiaro se la proroga implichi o meno il pagamento dell’imposta di registro, soprattutto in presenza della cedolare secca.

Leggi anche: Cosa succede se il contratto di locazione non viene registrato?

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Cedolare secca e proroga del contratto di locazione

Secondo quanto previsto dall’articolo 3 del Decreto legislativo n. 23/2011, chi opta per il regime della cedolare secca beneficia della sostituzione di diverse imposte legate al contratto di locazione. In particolare, la cedolare secca sostituisce:

  • L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e le relative addizionali;
  • L’imposta di registro sul contratto di locazione;
  • L’imposta di bollo.

Tale sostituzione non riguarda solo la prima registrazione del contratto, ma anche la proroga e la risoluzione dello stesso. Pertanto, in caso di proroga di un contratto con cedolare secca, non è necessario versare l’imposta di registro.

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Quando l’imposta di registro è dovuta?

Se il locatore non ha esercitato l’opzione per la cedolare secca, l’imposta di registro per la proroga del contratto diventa obbligatoria. Il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla scadenza del contratto (o della precedente proroga) e può avvenire in due modalità:

  1. Utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, attraverso il software RLI o RLI-web, con addebito diretto su conto corrente;
  2. Tramite il modello F24 Elementi identificativi.

Inoltre, il locatore può scegliere di pagare l’imposta per una singola annualità o per l’intero periodo della proroga.