L’imposta municipale propria (IMU) è un tributo locale che grava sui possessori di immobili in Italia. Nel 2023, il termine per il versamento della seconda rata dell’IMU è stato posticipato al 18 dicembre, a causa della coincidenza della scadenza ordinaria del 16 dicembre con un sabato.

Il pagamento può essere effettuato attraverso il modello F24, bollettino di conto corrente postale o la piattaforma pagoPa.

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Cos’è l’IMU

L’IMU, introdotta inizialmente nel 2012 in sostituzione dell’ICI, è attualmente regolamentata dalla legge n. 160/2019 e riguarda tutti i Comuni italiani, con eccezioni per la Regione Friuli-Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano, che godono di autonomia impositiva.

Questo tributo si applica ai fabbricati (esclusi quelli classificati come abitazioni principali, ville, castelli e altre categorie specifiche), alle aree fabbricabili e ai terreni agricoli.

Sono soggetti al pagamento non solo i proprietari degli immobili, ma anche i titolari di diritti reali come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie. Inoltre, sono inclusi specifici casi come il genitore separato assegnatario della casa familiare e il locatario per i fabbricati concessi in leasing.

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IMU: le possibili esenzioni

Prima di procedere al pagamento, è fondamentale verificare le possibili esenzioni.

Tra queste rientrano immobili appartenenti a enti statali per compiti istituzionali, categorie catastali da E/1 a E/9, destinazioni a usi culturali, esercizio del culto e loro pertinenze, immobili di proprietà della Santa Sede, Stati esteri e organizzazioni internazionali in base ad accordi internazionali, e immobili destinati a attività non lucrative.

I terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, situati in specifici comuni, sono anch’essi esenti dall’IMU.

Approfondisci:

Dal 2022, i fabbricati “merce” sono nuovamente esentati, e dal 2023, gli immobili occupati abusivamente, con denuncia all’autorità giudiziaria, non sono soggetti all’IMU. Altre esenzioni includono fabbricati in specifiche aree sismiche, con termini estesi fino al 31 dicembre 2023.

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Le altre agevolazioni

Oltre alle esenzioni già menzionate, l’IMU prevede specifiche agevolazioni:

  • Aree fabbricabili: Le aree possedute e condotte da coltivatori diretti o imprenditori agricoli a utilizzazione agrosilvo-pastorale godono di un regime favorevole. L’agevolazione comporta l’esenzione per il coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale e una tassazione ridotta per eventuali comproprietari.
  • Fabbricati storici o artistici: Per questi immobili, la base imponibile IMU è ridotta del 50%.
  • Fabbricati inagibili o inabitabili: Per il periodo dell’anno in cui sussistono queste condizioni, la base imponibile è anch’essa ridotta del 50%.
  • Abitazioni in comodato: Se concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado, utilizzate come abitazione principale, e a determinate condizioni, la base imponibile si riduce del 50%, escluse le unità immobiliari nelle categorie A/1, A/8 e A/9.
  • Abitazioni locate a canone concordato: L’imposta si riduce al 75% dell’aliquota stabilita dal comune per le abitazioni diverse da quella principale o per la specifica fattispecie.

Queste agevolazioni mirano a supportare specifiche categorie di proprietari e condizioni immobiliari, alleggerendo il carico fiscale e incentivando la conservazione del patrimonio storico e artistico, nonché la disponibilità di abitazioni a canoni accessibili.

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Conclusione

L’IMU, con le sue molteplici sfaccettature e le recenti modifiche, costituisce un aspetto significativo del sistema tributario locale italiano. La proroga della scadenza per il 2023, le diverse esenzioni e le agevolazioni fiscali specifiche rappresentano sia una sfida sia un’opportunità per i contribuenti.

Essere informati e aggiornati su queste variazioni è di vitale importanza per una corretta gestione patrimoniale e per evitare inutili oneri finanziari. La legge fiscale è in continua evoluzione, e la responsabilità di ogni cittadino e imprenditore è quella di rimanere al passo con queste dinamiche, per contribuire in modo equo e consapevole al benessere della propria comunità.