L’IMU (Imposta Municipale Unica) è un obbligo fiscale fondamentale, e chi non lo provvede in tempo al versamento può ritrovarsi a dover affrontare pesanti sanzioni.
Per i soggetti che non hanno provveduto a presentare le dichiarazioni IMU o IMU ENC (Enti Non Commerciali) per gli anni 2021 e 2022, entro il termine stabilito del 30 giugno 2023, è tuttavia possibile avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso che consente, entro un massimo di 90 giorni di tempo, di presentare le dichiarazioni in ritardo.
Approfondiamo di seguito.
Advertisement - PubblicitàSarà possibile avvalersi del ravvedimento entro la data ultima del 28 settembre 2023, entro la quale i contribuenti potranno presentare in ritardo le dichiarazioni IMU e IMU ENC 2021 e 2022.
La scadenza, lo ricordiamo, si riferisce a coloro che non hanno rispettato il termine del 30 giugno 2023 e che desiderano mettere in regola la loro situazione fiscale.
È possibile nello specifico presentare le dichiarazioni in ritardo usufruendo dell’istituto del “ravvedimento operoso”, un’opportunità che permette ai contribuenti di correggere le omissioni presentando la dichiarazione entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria, come stabilito dall’art. 16 del D.lgs. n. 473/1997. Qui si prevede che:
Advertisement - Pubblicità“Alle violazioni delle norme in materia di tributi locali si applica la disciplina generale sulle sanzioni amministrative per la violazione delle norme tributarie compresa la disciplina transitoria concernente i procedimenti in corso.”
Le dichiarazioni relative all’IMU, si ricorda, devono essere presentate quando ci sono modifiche rispetto alle dichiarazioni degli anni precedenti o quando vi sono variazioni non note al Comune.
In riferimento solo a quest’anno, era stata disposta una doppia scadenza per la presentazione delle dichiarazioni IMU. Entro la data del 30 giugno 2023, infatti, i contribuenti dovevano presentare sia la dichiarazione per il 2022 che quella per il 2021.
In relazione alla dichiarazione per il 2021, nello specifico, è stato il DL n. 198 del 29 dicembre 2022 (cosiddetto “Decreto Milleproroghe”), a disporre la proroga del termine previsto, che dal 31 dicembre 2022 è stato spostato appunto al 30 giugno 2023.
Per regolarizzare la propria situazione mediante l’istituto del “ravvedimento operoso” entro il 28 settembre i contribuenti dovranno presentare la dichiarazione IMU mancante, nonché provvedere al pagamento:
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