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IMU: dichiarazione entro lunedì 1° Luglio!

Termine per la dichiarazione IMU 2023 il 1° luglio. Nuova modulistica approvata per immobili e enti non commerciali. Dichiarazioni presentate al Comune di riferimento.

IMU: dichiarazione entro lunedì 1° Luglio!IMU: dichiarazione entro lunedì 1° Luglio!
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L’Imposta Municipale Propria (IMU) rappresenta una delle principali tasse sugli immobili in Italia. La dichiarazione IMU deve essere presentata nei casi in cui sono presenti delle variazioni rilevanti ai fini del calcolo dell’imposta e del relativo versamento, che il Comune non può conoscere in via autonoma.

Ma chi deve inviare questa dichiarazione e quando scade il termine?

Scopriamolo insieme nei dettagli.

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Scadenza per la dichiarazione IMU

La scadenza per la dichiarazione IMU è ormai alle porte. Entro lunedì 1° luglio, i possessori di immobili per i quali sono intervenute delle variazioni oggettive e soggettive rilevanti per il calcolo dell’imposta dovuta, sconosciute al Comune, dovranno inviare l’apposito modello IMU/IMPI.

Quest’anno, il termine ordinario del 30 giugno cade di domenica, pertanto è stato posticipato al 1° luglio.

È importante ricordare che l’adempimento ha cadenza annuale per gli enti non commerciali che possiedono almeno un immobile esente utilizzato per lo svolgimento della propria attività, i quali dovranno inviare il modello dichiarativo IMU/ENC.

Leggi anche: IMU 2024, acconto in arrivo: chi deve pagare, chi è esente, come calcolarla e come pagare

Per la dichiarazione in scadenza relativa all’anno 2023, dovrà essere utilizzata la nuova modulistica IMU/IMPI (Imposta Municipale Propria/Imposta Immobiliare sulle Piattaforme Marine) e IMU/ENC (Imposta Municipale Propria/Enti Non Commerciali).

Questa modulistica è stata approvata dal Dipartimento delle Finanze del MEF con decreto del 24 aprile 2024. Le nuove istruzioni e specifiche tecniche accompagnano questi modelli per facilitare la corretta compilazione e presentazione della dichiarazione.

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Obblighi e modalità di presentazione

Secondo l’attuale normativa (articolo 1, comma 769, legge n. 160/2019), la dichiarazione IMU/IMPI deve essere presentata dai soggetti passivi che possiedono e utilizzano immobili per finalità non commerciali.

La presentazione può avvenire in modalità cartacea o telematica entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui è iniziato il possesso degli immobili o sono intervenute variazioni significative. Tuttavia, per gli immobili occupati abusivamente e denunciati all’autorità giudiziaria, la modalità di presentazione è esclusivamente telematica.

Leggi anche: IMU sulla seconda casa disabitata e inabitabile: si paga?

È importante notare che la dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, salvo modifiche dei dati che incidono sulle somme dovute.

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Dichiarazione per gli enti non commerciali

Gli enti non commerciali che possiedono e utilizzano immobili destinati esclusivamente allo svolgimento di attività non commerciali o istituzionali devono presentare il modello IMU/ENC. Questa dichiarazione telematica, da presentarsi con cadenza annuale, include attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica e culturali, secondo l’articolo 7, comma 1, lettera i) del Dlgs n. 504/1992.

Gli enti devono presentare la dichiarazione anche se possiedono immobili utilizzati solo parzialmente per attività non commerciali, trattandosi di immobili che beneficiano di un’esenzione parziale, come stabilito dall’articolo 5 del dm n. 200/2012.

Entrambe le dichiarazioni, sia IMU/IMPI che IMU/ENC, devono essere presentate al Comune in cui si trovano gli immobili dichiarati. È fondamentale rispettare le scadenze e utilizzare la modulistica corretta per evitare sanzioni e problemi con l’amministrazione comunale.



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Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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