La registrazione di un contratto di locazione a uso abitativo è un obbligo previsto dalla legge, e il mancato rispetto delle tempistiche può comportare sanzioni. Un lettore di FiscoOggi ha chiesto chiarimenti sulle conseguenze della registrazione tardiva di un contratto con cedolare secca, ricevendo una risposta ufficiale dall’Agenzia delle Entrate.

Vediamo nel dettaglio quali sono le sanzioni previste in questi casi e come è possibile regolarizzare la propria posizione.

Quanto costa una registrazione tardiva? Quali percentuali di sanzione si applicano?

Scopriamolo insieme.

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Il quesito del lettore

Un contribuente ha posto il seguente quesito all’Agenzia delle Entrate:

“Vorrei registrare un contratto di locazione ad uso abitativo in cedolare secca: il contratto decorre dal 01/01/2025 per cui la tardiva registrazione è superiore a 30 giorni. A quanto ammonta la sanzione?”

Questa domanda è di grande interesse per tutti i proprietari di immobili che intendono optare per la cedolare secca e che, per vari motivi, potrebbero ritardare la registrazione del contratto.

Leggi anche: Cedolare secca: è prevista una sanzione per la mancata comunicazione della risoluzione del contratto di locazione?

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Le sanzioni previste per la tardiva registrazione

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le sanzioni per la mancata o tardiva registrazione del contratto di locazione sono regolate dall’articolo 69 del Dpr n. 131/1986, modificato dall’articolo 4 del Dlgs n. 87/2024.

Le sanzioni previste sono le seguenti:

  • Omissione totale della registrazione: in caso di mancata richiesta di registrazione, si applica una sanzione amministrativa pari al 120% dell’imposta di registro dovuta.
  • Registrazione tardiva entro 30 giorni: se la registrazione viene effettuata con un ritardo non superiore a 30 giorni, la sanzione è del 45% dell’imposta dovuta.
  • Registrazione tardiva oltre 30 giorni: per registrazioni effettuate dopo il trentesimo giorno, si applica la sanzione piena del 120% dell’imposta dovuta.

Queste sanzioni hanno un impatto significativo per chi non rispetta i termini, rendendo essenziale una corretta pianificazione della registrazione del contratto.

Leggi anche: Cosa succede se il contratto di locazione non viene registrato?

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Possibilità di sanare l’irregolarità con il ravvedimento operoso

Fortunatamente, la normativa fiscale prevede uno strumento per ridurre le sanzioni in caso di violazioni: il ravvedimento operoso. Questo istituto consente al contribuente di regolarizzare la propria posizione versando una sanzione ridotta e gli interessi maturati.

L’entità della riduzione dipende dal tempo trascorso tra la scadenza e il momento in cui il contribuente decide di sanare la violazione. In genere:

  • Se il ravvedimento avviene entro 90 giorni, la sanzione è ridotta in maniera significativa rispetto a quella ordinaria.
  • Se il ravvedimento avviene dopo 90 giorni ma entro un anno, la riduzione è minore, ma sempre vantaggiosa rispetto alla sanzione piena.

Per calcolare l’esatta riduzione della sanzione e gli interessi da pagare, è consigliabile rivolgersi a un commercialista o consultare gli strumenti online dell’Agenzia delle Entrate.