Le persone fisiche che concedono in locazione delle unità immobiliari ad uso abitativo, sono chiaramente tenute a dichiarare i canoni percepiti durante l’anno precedente nella dichiarazione dei redditi dell’anno in corso.
Le persone fisiche che concedono in locazione delle unità immobiliari ad uso abitativo, sono chiaramente tenute a dichiarare i canoni percepiti durante l’anno precedente nella dichiarazione dei redditi dell’anno in corso.
Con un recente quesito riguardante le modalità di dichiarazione dei redditi da locazione pubblicato sul portale FiscoOggi, si forniscono dei chiarimenti in relazione alla rivalutazione dei canoni dovuta all’adeguamento ISTAT.
Approfondiamo di seguito.
Advertisement - PubblicitàIl quesito posto dalla contribuente è il seguente:
“I canoni di locazione che l’Agenzia inserisce nel quadro B del modello 730 precompilato tengono conto degli adeguamenti Istat?”
L’Agenzia delle Entrate ricorda innanzitutto che la rivalutazione del canone annuo di locazione sulla base degli adeguamenti ISTAT, è una scelta che può essere fatta dal soggetto che concede in affitto l’immobile, ma solo se il contratto di locazione non rientra nel regime della cedolare secca.
Leggi anche: “Cedolare Secca o IRPEF 2023: quale scegliere per la locazione? Guida completa”
L’adeguamento ISTAT è un meccanismo che prevede la rivalutazione annua del costo della vita in base a determinati indici di riferimento.
In sostanza, si tiene conto di anno in anno dell’aggiornamento degli indici riguardanti l’economia italiana, che permettono di adeguare i prezzi di consumo alla diminuzione o all’aumento del costo della vita.
Per quanto riguarda l’ambito degli affitti, ogni anno il locatore può scegliere di regolare il canone annuo richiesto sulla base degli adeguamenti ISTAT. Come detto, la scelta è ammessa solo se al contratto non è stata applicata la cedolare secca.
Advertisement - PubblicitàIn merito ai dati relativi ai redditi da locazione presenti nella dichiarazione precompilata, Il Fisco chiarisce che l’importo del canone annuo viene indicato considerando l’importo risultante nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente.
Per i nuovi contratti, invece, si terrà conto della banca dati degli atti del registro.
Viene precisato però che nel caso in cui il canone di locazione annuo dovesse essere aumentato o ridotto per via dell’adeguamento ISTAT, è necessario procedere alla modifica della precompilata con l’indicazione del canone aggiornato.
Chi è tenuto alla presentazione dei Modelli Redditi Persone Fisiche, dovrà indicare il canone di locazione nel QUADRO RB, recante “Redditi dei Fabbricati e altri dati”.
Nel Modello 730 invece, la stessa sezione si trova al QUADRO B.
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