L’addizionale comunale e provinciale Irpef è una tassa aggiuntiva che i Comuni hanno la facoltà di istituire. Vediamo come funziona e chi è tenuto a pagarla.
L’addizionale comunale e provinciale Irpef è una tassa aggiuntiva che i Comuni hanno la facoltà di istituire, ai sensi del D.lgs. n. 360 del 28 settembre 1998.
La normativa inizialmente si riferiva solo all’addizionale comunale, mentre in seguito l’efficacia di quanto disposto è stata estesa anche alle province. L’addizionale viene determinata in base alle aliquote già stabilite in relazione all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche).
Vediamo come funziona e chi è tenuto a pagarla.
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Advertisement - PubblicitàLa possibilità di istituire l’addizionale IRPEF è prevista per i comuni a partire dal 1° gennaio 1999.
Il calcolo delle aliquote viene determinato sulla base dell’Irpef dovuta e i valori devono essere stabiliti dalle stesse amministrazioni comunali o provinciali, sebbene non si possa applicare un’aliquota maggiore dello 0,8%, ad eccezione di casi speciali.
I comuni hanno inoltre la possibilità di stabilire delle fasce di esenzione, che devono essere determinate a seconda dei diversi scaglioni di reddito.
È possibile pertanto che l’addizionale comunale o provinciale Irpef debba essere pagata o meno sulla base dei requisiti reddituali posseduti dai vari cittadini. Il limite di reddito, comunque, viene anche in questo caso stabilito dalle amministrazioni.
La stessa cosa accade anche in riferimento alla scelta delle modalità di applicazione delle aliquote.
In particolare, i comuni e le province possono scegliere di applicare alternativamente:
Nel caso in cui si scegliesse la determinazione dell’addizionale IRPEF in base ad una pluralità di aliquote, è obbligatorio che queste siano:
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Advertisement - PubblicitàPer sapere se un cittadino è tenuto o meno a pagare l’addizionale comunale Irpef, è fondamentale conoscere le disposizioni adottate dal proprio ufficio comunale di riferimento.
Il contribuente, nello specifico, dovrà far riferimento sempre al comune in cui è registrato il suo domicilio fiscale per la data del 1° gennaio dell’anno per cui è dovuto il pagamento.
È possibile sapere se il proprio comune ha istituito l’addizionale comunale Irpef semplicemente recandosi presso l’ufficio di riferimento. In alternativa, si possono consultare online:
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L’importo dovuto per l’addizionale comunale Irpef dev’essere calcolato applicando l’aliquota stabilita dal proprio comune al proprio reddito complessivo determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto degli oneri deducibili, delle eventuali detrazioni e del credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero.
Chiaramente, i soggetti che risultano esenti dal pagamento dell’Irpef saranno, allo stesso modo, esentati anche dal pagamento della tassa addizionale.
In quanto alle modalità di versamento dell’imposta, i comuni devono obbligatoriamente impostare il pagamento in due rate annuali (in acconto e a saldo). La scadenza della seconda rata a saldo dovrà coincidere con quella del saldo dell’Irpef.
La prima rata di acconto dell’addizionale dovrà coprire il 30% dell’importo annuale dovuto, che sarà stabilito applicando l’aliquota (fissata dal comune per l’anno precedente) all’imponibile Irpef, sempre relativo all’anno precedente.
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