Nelle consultazioni regionali del 2023 in Lazio è entrata in corsa la candidata Donatella Bianchi con la proposta di un "Superbonus".
Il Superbonus al 110% per le villette potrebbe essere esteso di tre mesi. Questa proposta è presente in un emendamento di Fratelli d'Italia al decreto Milleproroghe, in attesa di essere esaminato dalle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato.
Il Gruppo Movimento 5 Stelle presso il Consiglio Regionale della Sardegna, al fine di contribuire alla risoluzione degli eventuali impedimenti incontrati dalla misura Superbonus 110% ha presentato un emendamento alla Legge Finanziaria della Regione Sardegna.
La maggioranza, in particolare Forza Italia, starebbe premendo per far rivivere in parte il meccanismo di detrazione Superbonus 110% che è stato eliminato con la Legge di Bilancio 2023,
Anche i soggetti che non sono residenti in Italia possono beneficiare del Superbonus per conseguire interventi edilizi su immobili ubicati in territorio nazionale.
Secondo l'ultimo report dell'ENEA, gli investimenti per interventi di Superbonus ammissibili a detrazione fiscale hanno superato i 62 miliardi di euro al 31 dicembre 2022.
In tema di Superbonus 110% e cessione del credito, come sappiamo, nel corso degli ultimi anni sono state scoperte numerose frodi che hanno portato alla perdita di diversi miliardi di euro ai danni dello Stato.
In occasione dell'inizio dell'anno, è opportuno fare il punto sui principali cambiamenti apportati al Superbonus 2023, come previsto dalla legge di Bilancio recentemente approvata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Il Superbonus è una misura fiscale che offre una detrazione del 110% per la riqualificazione energetica degli edifici. Tuttavia, a partire dal 1 gennaio 2022, la detrazione al 110% sarà abolita e per i condomini lo sgravio fiscale scenderà al 90%.
Grazie alla cessione del credito e allo sconto in fattura è diventato possibile usufruire degli incentivi in ambito edilizio anche per i soggetti che non possiedono un’imposta lorda da detrarre e che, quindi, risultano fiscalmente “incapienti”.