Le nuove direttive per le agevolazioni prima casa under 36 includono flessibilità sulla certificazione ISEE e procedure chiare per il credito d’imposta, garantendo benefici fiscali ottimali.
Per incentivare l'acquisto di una prima casa, negli anni sono state introdotte diverse agevolazioni fiscali, che consentono una riduzione significativa delle imposte sulla compravendita.
Esaminando le norme italiane, si evidenzia come le proprietà di lusso siano escluse dai vantaggi fiscali per la prima casa, seguendo specifici criteri e interpretazioni giuridiche.
La recente sentenza della Corte di Cassazione chiarisce un aspetto controverso in merito alle agevolazioni per la prima casa, ponendo in capo al contribuente l'onere di dimostrare il requisito di non lussuosità dell'immobile.
A partire dal 31 ottobre 2023, sono ripresi a decorrere tutti i termini normativi legati all’usufrutto del Bonus Prima Casa.
Con la recente Ordinanza n. 21721 del 20 luglio 2023, la Corte di Cassazione spiega che è possibile per i contribuenti usufruire del Bonus Prima Casa per acquistare più di un immobile.
L’acquisto della prima casa dà diritto ad alcune agevolazioni fiscali, come la diminuzione delle imposte, il riconoscimento di un credito d'imposta pari all'IVA corrisposta al venditore e la riduzione del valore dell'immobile ai fini del calcolo delle imposte.
L'atteso momento per l'acconto IMU 2023 si sta rapidamente avvicinando, con una data cruciale fissata per il 16 giugno. Quest'anno, gli italiani saranno chiamati a pagare un totale di circa 11 miliardi di euro.
Il Bonus Prima Casa Under 36 è un’agevolazione dedicata ai giovani fino ai 35 anni d’età che acquistano la prima casa.
Con una recente Ordinanza, la Corte di Cassazione torna a parlare del Bonus Prima Casa in riferimento al concetto di residenza familiare.