L'Italia è in ritardo circa le spese del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza relative al potenziamento degli asili, compromettendo gli obiettivi intermedi e finali previsti dal NextGen Eu.
Il ministro dell'Istruzione ha lanciato un progetto per mettere in sicurezza gli istituti scolastici, aggiungendo circa 1,3 miliardi di risorse ai fondi del PNRR pari a 710 milioni.
Le nuove disposizioni relative ai pagamenti in contante hanno già creato molte discussioni non solo al livello del pubblico, ma anche nel settore bancario.
I cantieri che erano in programma nei prossimi mesi potrebbero essere bloccati nonostante i sussidi e i prestiti ottenuti finora.
La Premier ha suggerito ulteriori verifiche sul PNRR, in modo tale da garantire agli enti coinvolti una buona base da cui partire per intraprendere un progetto di sviluppo globale idoneo.
Federica Brancaccio, presidentessa dell'Ance individua un "campanello d'allarme", per riportare le sue esatte parole, nella previsione della diminuzione del 5,7% degli investimenti edili per il prossimo anno.
La Banca d'Italia ha da poco pubblicato un nuovo studio che tende ad esaminare a fondo ogni mezzo per abbattere le emissioni inquinanti incluse nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
In data 27 settembre 2022, è arrivata da Bruxelles l’approvazione per il rilascio della seconda rata di finanziamenti destinati all’Italia per lo sviluppo degli obiettivi previsti nel PNRR (Piano di Ripresa e Resilienza).
Sono quattro gli interventi previsti dal PNRR, del valore complessivo di oltre 15 miliardi di euro, a sostegno dell'efficienza energetica di edifici sia privati che pubblici, come scuole e tribunali.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato tre miliardi di euro di risorse per finanziare un progetto di costruzione, ampliamento e riqualificazione, di oltre 2.000 strutture tra asili nido e scuole per l'infanzia.