Il TAR Lazio ha confermato il diniego di condono per un'opera abusiva in area vincolata, ma ha annullato l'ordinanza di demolizione per vizi procedurali, sottolineando l'importanza della partecipazione amministrativa.
Il Consiglio di Stato ha confermato il diniego di un condono edilizio, ribadendo che un immobile acquisito dal Comune non può essere sanato e che l’onere della prova spetta al richiedente.
La sentenza del Consiglio di Stato conferma che opere edilizie in aree vincolate richiedono SCIA e nulla-osta. La CILA è insufficiente per interventi strutturali, con rischio di sanzioni e demolizioni.
La sentenza del TAR Lazio conferma che il tempo non legittima un abuso edilizio. Anche dopo anni, il Comune può ordinare la demolizione senza necessità di motivazioni aggiuntive.
La sentenza del TAR Campania conferma la demolizione di un soppalco abusivo, chiarendo che la SCIA in sanatoria non sana automaticamente l’abuso edilizio senza un provvedimento esplicito dell’amministrazione.
Il TAR Lazio ha confermato che l’abuso edilizio è sempre perseguibile, indipendentemente dalle necessità personali e dal tempo trascorso. Nessun affidamento è possibile sulla permanenza dell’abuso. Legalità urbanistica sempre prioritaria.
Il TAR Lazio conferma la demolizione di un manufatto abusivo, chiarendo che ogni costruzione con aumento volumetrico necessita di permessi. Senza autorizzazione, scattano sanzioni severe, inclusa l’acquisizione pubblica del terreno.
Il TAR Campania annulla l’ordinanza di demolizione contro proprietari di terreni occupati abusivamente, ribadendo che non possono essere ritenuti responsabili di abusi edilizi realizzati da terzi fuori dal loro controllo.
La sentenza del TAR Lazio chiarisce che il certificato di agibilità non sana abusi edilizi. Le opere in aree vincolate necessitano autorizzazioni specifiche, evidenziando la priorità della tutela paesaggistica.
La sentenza n. 45426 del 2024 chiarisce che la pendenza di un condono edilizio non sospende automaticamente un ordine di demolizione. Servono prove concrete sull’esito e sui tempi delle pratiche, bilanciando legalità urbanistica e diritti dei proprietari.