Il Bonus Ristrutturazioni è uno tra gli incentivi che ammette la possibilità di usufruire dell’incentivo tramite le opzioni alternative alla detrazione, ovvero la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Nel caso in cui un contribuente che sta usufruendo del Bonus Ristrutturazioni dovesse venire a mancare prima di concludere le annualità di detrazione, cosa accade?
Con un recentissimo quesito abbiamo l’occasione di chiarire nuovamente quali siano gli interventi che effettivamente possono essere agevolati con il Bonus Ristrutturazioni e quali siano le condizioni per i vari interventi.
Con un recente quesito posto all’attenzione del Fisco, abbiamo nuovamente occasione di parlare del Bonus Ristrutturazioni in caso di vendita dell’immobile e conseguente trasferimento delle rate di detrazione spettante.
Con il sì definitivo arrivato dai deputati della Camera, anche se con tante polemiche, la Manovra 2022 diventa Legge ed entrerà in vigore come sempre a partire dal 1° gennaio 2022.
Il Bonus Mobili 2022 era l’unica agevolazione, con il Bonus Facciate, per la quale erano state proposte delle modifiche nelle bozze iniziali del DDL di Bilancio 2022.
Non tutti sanno che il Bonus Ristrutturazioni incentiva anche l’acquisto di immobili ristrutturati e, in questo caso, l’agevolazione prevede un funzionamento molto simile a quello del Sismabonus Acquisti, ma con sostanziali differenze.
Visto che il Superbonus 110% ammette la maggiorazione di alcuni interventi normalmente agevolabili con il Bonus Ristrutturazioni, il Superbonus 110% può dare diritto a beneficiare del Bonus Mobili?
È possibile usufruire del Superbonus 110% per demolire un tetto esistente, ricostruirlo e poi realizzare un nuovo locale sovrastante?
La cessione del credito d’imposta e lo sconto in fattura immediato, come sappiamo, sono le opzioni alternative alla detrazione introdotte con il Decreto Rilancio, in occasione della nascita del Superbonus 110%.