Il trasferimento delle rate residue non ancora fruite del Bonus Ristrutturazione avviene solo se l’erede o gli eredi, in seguito alla morte del beneficiario diretto, mantengono la disponibilità materiale e diretta del bene oggetto di agevolazione.
Una delle agevolazioni edilizie più importanti del nostro Paese è il bonus ristrutturazione 2023 che consente di accedere a uno sconto fiscale che equivale al 50% della spesa sostenuta.
Il Bonus Ristrutturazione è una detrazione da IRPEF pari al 50% concessa per numerose categorie di interventi, tra cui ristrutturazione e recupero, ma anche risparmio energetico e acquisto di unità immobiliari.
Quando si eseguono determinate categorie di interventi edilizi agevolabili con il Bonus Ristrutturazione, successivamente diventa possibile usufruire anche del Bonus Mobili e Arredi.
Nel 2023, il bonus ristrutturazione, un incentivo per le spese relative ai lavori edilizi effettuati su edifici ad uso abitativo, rimane disponibile.
Un soggetto che possiede un contratto di detenzione in riferimento ad un immobile, può eseguire sullo stesso degli interventi edilizi ammissibili al Bonus Ristrutturazione.
Il comodatario, ovvero colui che riceve in comodato d’uso gratuito un immobile, può anche beneficiare delle detrazioni edilizie legate al Bonus Ristrutturazioni in riferimento a quell’immobile.
È possibile procedere con l’accorpamento di due immobili, tra l’altro eseguendo interventi di barriere architettoniche, beneficiando sia del Bonus Ristrutturazioni che del Bonus Barriere Architettoniche 2022.
La bozza della Legge di Bilancio 2023 approvata dal Consiglio dei Ministri descrive, fra le altre cose, anche le principali novità e proroghe in materia di bonus edilizi, incluso il bonus ristrutturazione.
Con la nuova Legge di Bilancio il Governo italiano ha confermato il Bonus Ristrutturazioni anche per il 2022. Ecco una panoramica sugli incentivi previsti e su permessi e norme per la ristrutturazione dei bagni in piena regola.