Nel 2025, il bonus ristrutturazione subirà riduzioni nell'aliquota e nel tetto di spesa. Il Governo potrebbe rivedere l’intero sistema dei bonus edilizi, orientandosi verso l'efficientamento energetico.
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che un errore nella causale del bonifico per lavori di ristrutturazione non comporta la perdita della detrazione fiscale, se tutte le altre condizioni previste sono rispettate.
In caso di decesso del familiare convivente che ha sostenuto spese per la ristrutturazione, l'erede può continuare a beneficiare delle detrazioni residue, purché mantenga la detenzione materiale e diretta dell'immobile.
I condòmini possono beneficiare di una detrazione del 50% per i lavori pagati entro il 2024. Dal 2025, senza proroghe legislative, la detrazione scenderà al 36%.
La normativa italiana consente al convivente di fatto di usufruire delle detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, a patto che siano rispettate specifiche condizioni di convivenza e documentazione.
La scadenza del 4 aprile per la cessione dei crediti fiscali rappresenta un bivio per molti beneficiari dei bonus edilizi.
Il bonus ristrutturazione 2024 offre una detrazione fiscale del 50% per interventi su fabbricati rurali destinati a diventare abitazioni, ampliando così le opportunità di rinnovamento immobiliare.
Il Bonus Ristrutturazione è un incentivo in ambito edile che agevola la realizzazione di interventi edilizi sugli immobili abitativi, ma consente anche di portare in detrazione le spese per l’acquisto di una casa ristrutturata.
Per beneficiare della detrazione al 50% concessa dal Bonus Ristrutturazione per l’acquisto di una casa è fondamentale il rispetto di alcune specifiche condizioni. Vediamo quali.
Il Bonus Ristrutturazione 2024 è una misura che il governo ha messo a disposizione per incentivare il rinnovamento del tessuto urbanistico italiano e per rilanciare anche il settore edile e immobiliare.