La situazione italiana riguardo i dissesti idrogeologici sviluppatisi negli ultimi anni, è stata oggetto di varie preoccupazioni, sia a livello territoriale che umano. A causa infatti di frequenti frane, alluvioni e terremoti, il nostro Paese è stato massacrato dalle conseguenze, e spesso non siamo stati in grado di ottenere le risorse adatte per poter aiutare le zone colpite, inducendo le persone ad abitare in roulotte, camper o capanne improvvisate.
Il Piano Stralcio prevede di salvare l’Italia dal problema dei dissesti idrogeologici, e ogni regione sarà interessata dal cambiamento.
Advertisement - PubblicitàLa firma ufficiale per l’approvazione del Piano Stralcio è avvenuta il 3 luglio 2019, giorno in cui il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha dato il via allo stanziamento di 315 milioni di euro per poter intervenire sulla tutela del territorio, in difesa dai dissesti idrogeologici.
Tutto ha avuto inizio il 20 febbraio di quest’anno, tramite il Decreto Ministeriale del Presidente della Repubblica, che richiedeva un progetto territoriale immediato per la riduzione del rischio idrogeologico.
Due mesi dopo, le amministrazioni competenti in ambito ambientale e territoriale, hanno presentato il Piano Stralcio alla Cabina di Regia Strategia Italia presso il Consiglio ministeriale e al CIPE. Gli interventi previsti dal nuovo progetto sono stati approvati da tutti gli enti, e i lavori sono fattibili già nel corso del 2019.
Advertisement - PubblicitàIl Piano Stralcio funzionerà come un intervento di riassesto e riequilibrio dei territori a rischio, in modo da prevenire il più possibile quegli eventi climatici disastrosi che causano i dissesti idrogeologici. Il progetto prevede 263 interventi realizzabili in 3 mesi.
Ogni regione sarà interessata dal Piano, ovviamente in maniera proporzionale ai bisogni del territorio e a quelli dei suoi cittadini. Contribuiranno agli interventi i Commissari per l’Emergenza, i Commissari Straordinari e le Autorità Distrettuali.
Le azioni ritenute più urgenti in tutta Italia sono:
Le regioni maggiormente bisognose di fondi per gli interventi sono risultate: Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia, con più di 20 milioni stanziati per ognuna di esse.
Otterranno invece dai 10 ai 16 milioni le regioni: Liguria, Sardegna, Campania, Calabria e Puglia.
Per quanto riguarda tutte le altre, le azioni da compiere sembrano essere meno urgenti, quindi Marche, Molise, Basilicata, Abruzzo, Umbria, Friuli, Valle d’Aosta e Trentino avranno a disposizione meno di 10 milioni.
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