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Parapetto per finestre, balconi e terrazze: normative, funzioni e obblighi di legge

Parapetto per finestre, balconi e terrazze: normative, funzioni e obblighi di leggeParapetto per finestre, balconi e terrazze: normative, funzioni e obblighi di legge

I parapetti sono elementi fondamentali in edilizia per garantire la sicurezza di edifici e strutture. Comprendere a fondo la loro funzione, le differenze rispetto alle ringhiere, le normative che ne regolano l’installazione e le situazioni in cui sono obbligatori è essenziale per progettare e mantenere strutture sicure e conformi alla legge.

A cosa serve esattamente un parapetto? Quali sono le differenze tra un parapetto e una ringhiera? Qual è l’altezza minima richiesta e quali normative regolano la loro installazione?

Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sui parapetti, dalla loro funzione alle norme che ne regolano l’uso, per comprendere quando è obbligatorio installarli e quali sono le migliori pratiche per una corretta implementazione.

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A cosa serve un parapetto?

Il parapetto serve a prevenire cadute accidentali da balconi, scale, terrazze e altre superfici elevate. La sua funzione principale è quella di proteggere le persone, fornendo una barriera sicura che impedisce il superamento del bordo di una struttura.

Questo elemento è essenziale non solo per la sicurezza degli occupanti di un edificio, ma anche per rispettare le normative vigenti che mirano a prevenire infortuni.

Sebbene i termini “parapetto” e “ringhiera” siano spesso usati in modo intercambiabile, esistono differenze tecniche tra i due. Il parapetto è una struttura continua e solida, generalmente realizzata in cemento, vetro o metallo, che offre una protezione completa lungo il perimetro di una superficie elevata.

La ringhiera, invece, è composta da elementi verticali (balustre) e una guida superiore, e può essere meno massiccia rispetto a un parapetto. La scelta tra i due dipende dalle specifiche esigenze di sicurezza e design del progetto.

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Altezza minima di un parapetto

L’altezza minima di un parapetto è stabilita dalle normative vigenti e può variare a seconda del tipo di edificio e della sua destinazione d’uso. In Italia, il Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236 prevede che i parapetti debbano avere un’altezza minima di 100 cm per le parti comuni degli edifici residenziali e di 120 cm per le scale e i balconi.

Queste misure sono cruciali per garantire un livello di sicurezza adeguato e prevenire cadute accidentali.

Inoltre, il Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) specifica che nei luoghi di lavoro l’altezza minima deve essere di almeno 110 cm, con alcune eccezioni in base alla destinazione d’uso e alle condizioni specifiche del luogo di lavoro.

La normativa UNI EN 14122-3 stabilisce anche che per le macchine e le attrezzature industriali l’altezza minima di un parapetto deve essere di 110 cm, con una distanza massima tra i componenti verticali non superiore a 30 cm, per evitare il passaggio di persone o oggetti.

Questi standard non solo definiscono le altezze minime ma forniscono anche linee guida dettagliate sulla resistenza strutturale dei parapetti, includendo test di carico e resistenza per assicurare che i parapetti possano resistere a forze significative senza deformarsi o cedere.

Leggi anche: Parapetto del balcone condominiale: è possibile alzarlo?

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Quando è obbligatorio mettere un parapetto?

L’installazione di parapetti è obbligatoria in tutte le situazioni in cui vi è un rischio di caduta da un’altezza superiore ai 100 cm. Le normative italiane specificano vari contesti in cui è indispensabile l’uso di parapetti, tra cui:

  1. Balconi e terrazze: Tutti i balconi e le terrazze che si trovano a un’altezza superiore ai 100 cm dal suolo devono essere dotati di parapetti per prevenire cadute accidentali.
  2. Scale e rampe: Le scale interne ed esterne, così come le rampe di accesso, devono avere parapetti di almeno 120 cm di altezza per garantire la sicurezza degli utenti.
  3. Tetti e lastrici solari: Quando accessibili, i tetti e i lastrici solari devono essere protetti da parapetti per evitare cadute.
  4. Passerelle e ponti pedonali: Questi elementi devono avere parapetti adeguati per proteggere i pedoni durante l’attraversamento.
  5. Luoghi di lavoro: Nei luoghi di lavoro, il Testo Unico sulla Sicurezza impone l’installazione di parapetti in tutte le aree dove vi è un rischio di caduta da una altezza significativa, inclusi i cantieri edili e le aree industriali.

Le norme sono pensate per coprire tutte le possibili situazioni in cui una caduta potrebbe causare gravi lesioni o decessi, garantendo così un ambiente sicuro sia per i residenti che per i lavoratori.

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Normative che regolano i parapetti

I parapetti sono regolati da diverse normative che ne disciplinano l’altezza, la resistenza e i materiali utilizzabili. In Italia, le principali normative di riferimento sono:

  1. Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236: Stabilisce i requisiti minimi di sicurezza per i parapetti nelle parti comuni degli edifici residenziali e per le scale e i balconi.
  2. Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008): Specifica le altezze minime e i requisiti di sicurezza per i parapetti nei luoghi di lavoro, inclusi gli ambienti industriali.
  3. UNI EN 14122-3: Norma europea che fornisce indicazioni dettagliate sui parapetti per macchine e attrezzature industriali, comprese le altezze minime e i requisiti di resistenza.
  4. UNI 10809: Norma italiana che dettaglia le specifiche tecniche per i parapetti in vari contesti edilizi.

Queste normative non solo definiscono le altezze minime, ma stabiliscono anche i requisiti di resistenza strutturale, i materiali consentiti e i metodi di installazione per garantire la massima sicurezza.

Ad esempio, i parapetti devono essere in grado di resistere a carichi orizzontali significativi senza deformarsi o cedere, assicurando così la protezione contro cadute accidentali.

Leggi anche: Getto volontario o caduta di cose in condominio: cosa dice la legge?

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Conclusione

I parapetti sono componenti essenziali per la sicurezza in edilizia, garantendo protezione contro le cadute e conformità alle normative vigenti. Comprendere le differenze tra parapetti e ringhiere, conoscere le altezze minime richieste e le normative applicabili è fondamentale per progettare e costruire strutture sicure e conformi alla legge.

La corretta installazione e manutenzione dei parapetti non solo protegge le persone ma contribuisce anche al rispetto delle regolamentazioni in materia di sicurezza edilizia.



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Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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