Il copri-calorifero ha un duplice ruolo, estetico e funzionale: in alcuni ambienti, come l’asilo nido e la scuola materna, è indispensabile per proteggere il termosifone tradizionale in ghisa. Caloriferi in vista e angoli vivi sono infatti aboliti nelle strutture per l’infanzia perché possono sussistere pericoli di urti e ferite anche molto gravi.
Per evitare questi rischi per i più piccoli, si possono installare dei rivestimenti adeguati che vengono realizzati in materiali intelligenti, anti-urto e anti-trauma, flessibili e innovativi: queste particolari coperture si chiamano copri-calorifero, oppure copri-termosifone. Come detto prima, questo elemento strutturale gioca un duplice ruolo perché non è solamente protettivo dagli urti accidentali, ma anche decorativo.
In un ambiente come la scuola materna, infatti, si possono scegliere copri-radiatori dipinti con colori atossici dalle nuance vivaci e sgargianti che servono a delimitare l’area gioco dei piccoli.
Un copri-termosifone protegge dal rischio di colpi, tagli e cadute contro il radiatore, ma allo stesso tempo è funzionale perché permette al calore di traspirare e irradiare l’intera stanza.
Il copri-calorifero è obbligatorio per legge in tanti contesti differenti, ad esempio negli asilo nido, nelle scuole materne e alle elementari quando gli ospiti sono ancora molto piccoli e sono facili a cadute di ogni tipo. Si sa che i bambini giocano, corrono, saltano, si tirano a vicenda: per preservare la loro incolumità è fondamentale proteggere tutti gli elementi del mobilio con spigoli vivi e materiali pericolosi che possono ferire. Non si parla solamente dei radiatori ma anche di prese elettriche, tavolini con angoli pungenti, sedie con eventuali schegge, vetrate e così via.
L’ambiente intero, in questo caso la classe, la zona gioco o riposo, l’infermeria o la mensa, devono essere messi a norma e a prova di bambino con protezioni adeguate.
Per quanto riguarda i vecchi caloriferi di ghisa, quel materiale robusto simile alla pietra che si trova nei vecchi appartamenti e in alcune scuole datate, sono dispositivi di riscaldamento che possono diventare davvero pericolosi.
I bambini possono cadere e sbatterci la testa, prendere lo spigolo, oppure semplicemente bruciarsi a contatto con il radiatore che è bollente, dato che la ghisa è un ottimo conduttore di calore.
I copri-radiatori si installano davanti al termosifone e proteggono il bambino da tutti i pericoli e i rischi che comporta.
I copri-caloriferi non sono appannaggio solamente della scuola dell’infanzia, ma anche di strutture mediche per gli anziani, RSA (residenze sanitarie assistenziali), ospedali, centri pediatrici, psichiatrici e di disintossicazione.
Inoltre, questi complementi di protezione vengono installati spesso anche nei penitenziari, soprattutto quelli minorili.
In sintesi, sono tantissimi i luoghi in cui vengono usati i copri-termosifoni, un ampio raggio di ambienti con caratteristiche e funzioni differenti, ma legate dal leit motiv dell’educazione e della cura dell’individuo.
Il copriradiatore ha una componentistica particolare: è caratterizzato da una struttura tubulare realizzata in PVC o in materiale EVA dalle altissime prestazioni.
Come prima cosa il rivestimento è robusto, resistente e atossico, talmente sicuro e innocuo che può entrare anche a contatto con gli alimenti; si tratta come di un cancello verticale che non si può attraversare e impedisce qualsiasi contatto con il termosifone e la superficie riscaldante che può essere davvero bollente e pericolosa.
Il copri-radiatore viene ben fissato alla parete con delle particolari staffe, mentre il sistema integrato di bloccaggio sussiste grazie a delle particolari viti a pressione che funzionano con un meccanismo a scatto: ovviamente, il copri-radiatore è accessibile e si può estrarre, ma solo da persone adulte e competenti.
Per quanto riguarda la regolamentazione sui copri-radiatori, è bene ricordare che i tubi sono distanziati di circa 7 cm, una misura standard che ne assicura l’inatravversabilità secondo la norma Uni 10809: sempre questa distanza, però, assicura il passaggio naturale del calore e la funzionalità dell’apparecchio che serve soprattutto a riscaldare la stanza.
Il materiale in PVC è robusto, solido, ma anche liscio e piacevole da vedere, come la variante EVA: sono entrambi materiali anti-trauma che assorbono e attutiscono i colpi, facilitando la vita sia degli alunni e dei piccoli ospiti che del personale educativo, oltre che dei genitori che possono stare tranquilli durante la giornata, quando sanno che i loro figli sono in un ambiente salubre e protetto.
Facciamo un piccolo approfondimento sul materiale EVA di nuova generazione.
La sigla sta per Etilene Vinil Acetato ed è una sorta di plastica espansa a base di polietilene. Senza entrare troppo nei tecnicismi, si tratta di un materiale che viene espanso in modo chimico ed è composto internamente da tante cellule che ne garantiscono la prestazione termoisolante e idrorepellente.
Queste micro-micelle sono anche flessibili ed elastiche, morbide e simili alla gomma: la palette cromatica vivace presente in commercio ne fa un materiale molto amato dei bambini, dall’effetto spesso glossy e floccato, gommoso come delle caramelle. Proprio per questo EVA trova impiego nelle strutture dedicate alle infanzia, nei centri educativi, nei nido e negli ospedali pediatrici.
Il PVC, i siliconi, il poliuretano espanso, la fibra di carbonio e l’EVA rientrano tutti in quei materiali definiti Hi Tech di ultima generazione e di derivazione industriale, proprio perché sono lavorati chimicamente.
EVA, oltre ad essere completamente atossico e impermeabile, non assorbe alcun tipo di grasso, si pulisce facilmente ed è inattaccabile da muffe e funghi: una bella sicurezza in fatto di igiene e sanificazione, soprattutto nei luoghi pubblici in cui la pulizia fondamentale.
Oltre ai copri-termosifoni, il materiale EVA si presta bene alla realizzazione di paraspigoli per tavoli, sedie, vasche da bagno, consolle e piani di lavoro in cui spesso giocano i bambini.
Sempre secondo la normativa vigente in fatto di sicurezza nei locali pubblici, con EVA e PVC si realizzano i copri-contatori e copri prese elettriche che proteggono da pericoli molto gravi e sono declinati nei soggetti pensati per i bambini.
Infine, approfondiamo cosa dice la legge.
Questi dispositivi protettivi devono essere realizzati in materiali non infiammabili che non permettono il propagarsi di alcune fiamme libere. Questa caratteristica viene regolamentata dal “Decreto del Ministero della Sanità del 26.04.93 n.220“.
Oltre ad essere ignifugo, atossico, idrorepellente, antimuffa, il materiale del copri-radiatore deve essere antibatterico e anti UV, i raggi del sole nocivi per la salute.
L’intera struttura tubulare deve essere priva di parti in ferro e metallo e costituita solamente da parti arrotondate, senza spigoli vivi né angoli acuminati pericolosi per la salute e l’incolumità dei bambini, degli anziani, delle persone con difficoltà motorie e psico-fisiche.
Un impegno costante per la corretta deambulazione di grandi e piccini, per la sicurezza e la spensieratezza: questa è la mission di Giwa, il punto di riferimento per rivestimenti, pavimenti, complementi d’arredo e dispositivi protettivi in EVA e PVC, per la strutture private e pubbliche.
Oggi non si tende più a contenere i movimenti dei più piccoli o relegarli all’interno di box, ma di rendere più accessibile l’ambiente per un approccio libero e creativo.
Anche i classici lettini vengono rivestiti con materiali morbidi e gommosi, come vale per i copri-termosifoni e i copri-spigoli: grazie alla continua ricerca nel design è ancora più facile creare un mondo cucito addosso alle esigenze dei più deboli, ma anche di chi si occupa delle proprie esigenze e desidera trovare un po’ di serenità, come parenti, amici, ma anche la baby sitter!
I copri-radiatori di nuova generazione sono dispositivi di protezione che giocano anche una funzione decorativa: ecco perché Giwa propone rivestimenti declinati in palette cromatiche piacevoli e accattivanti con cui giocare, talmente sicure che ci si può mangiare sopra!
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