I pavimenti rustici esterni in pietra leccese sono ideali per giardini, ville e piazze, vengono forniti con piano sega e il loro montaggio è semplice e veloce.
Inconfondibile per il suo colore giallo paglierino, per la sua consistenza e, soprattutto, per la sua duttilità, la pietra leccese, tecnicamente, è un calcare della famiglia delle calcareniti mioceniche, caratterizzata anche dalla presenza, nient’affatto rara, di fossili marini (soprattutto conchiglie) spesso integri.
La pietra si presenta naturalmente in diverse tipologie, i cui nomi rispecchiano colori e consistenza (dolce e tosta, bianca e niura), ma anche la provenienza, come la pietra di Cursi, più dura e consistente, tanto che da essa si ricavano le chianche, usate per la pavimentazione, o il carparo, ancora più duro e di color paglierino intenso.
La pietra leccese, o leccisu in dialetto salentino, affiora dal terreno e si ricava dal sottosuolo in enormi cave a cielo aperto, profonde anche trenta metri e diffuse su tutto il territorio.
L’estrazione è semplice perché la pietra si lascia incidere con grande facilità. Ma è una volta estratta che essa manifesta tutta la sua particolarità: con il passare del tempo la durezza e la resistenza del leccisu crescono, conferendogli una tonalità di colore ambrato, simile al miele.
Le lastre possono essere montate su un letto di sabbia di circa 2 cm, riempiti successivamente con sabbia e cemento in rapporto 1:2, oppure su costipato o sottofondo di misto di cave con spazi o giunti di 5 cm, riempiti successivamente con semi di prato e torba. Tale sistema riduce al minimo l’uso del cemento.