La pericolosità sismica della nostra penisola non raggiunge i livelli di altre regioni del pianeta, tuttavia gli effetti dei terremoti, tuttavia terreni non omogenei e facilmente deformabili, differenti rigidezze, discontinuità degli strati di terreno superficiali possono amplificare, anche notevolmente, i danni causati dagli eventi sismici locali.
In questo contesto la nostra penisola è comunque classificata come zona ad alto rischio sismico e se le costruzioni non sono realizzate con criteri antisismici è abbastanza probabile che un terremoto anche di media entità, possa produrre ingenti danni al patrimonio edificato.
Le soluzioni antisismiche più frequenti ancora oggi sono costituite da interventi diretti alle strutture. Ma il miglioramento sismico può avvenire anche e soprattutto alla base dell’edificio proprio con un intervento preliminare di stabilizzazione del consolidamento del terreno di fondazione deputato a risolvere cedimenti differenziali e dissesti del terreno di fondazione.
Il metodo SEISMIC DEFENDER® è la soluzione di consolidamento del terreno di fondazione proposta da GEOSEC.
Questo procedimento di consolidamento dei terreni di fondazione risolve mediante iniezioni mirate di resine espandenti. L’obiettivo è migliorare le prestazioni meccaniche dei terreni, così da attenuare gli effetti del sisma alle strutture edificate. Quando possibile il metodo consentirà di migliorare il terreno originario alla classe più prossima e superiore ai fini sismici.
L’intervento parte con un’indagine di Tomografia Elettrica 4D del terreno, per definire le condizioni del terreno pre-iniezioni. In particolare si ricerca la presenza di vuoti e concentrazioni d’acqua significative. Seguirà un’indagine di Tomografia Sismica 3D del terreno, intorno e sotto alla fondazione oggetto di intervento.
L’indagine è stata concepita per una valutazione 3D speditiva delle onde Vs, soprattutto per profondità superficiali (3 – 15 metri) che sono di pertinenza delle aree edificate e/o edificabili, partendo da una generalizzazione della procedura SASW ed interpretando sismogrammi generati da un insieme di sorgenti arbitrariamente collocate e registrate da ricevitori posizionati sul sito.
È un aspetto fondamentale di SEISMIC DEFENDER® e viene mantenuto periodicamente attivo durante tutto il trattamento.
Sulla base dei risultati ottenuti, si realizzeranno una serie di piccoli fori attraverso i quali viene iniettata la resina espandente della famiglia MAXIMA®. Set di iniezioni vengono eseguite secondo quantitativi e geometrie che si definiscono in tempo reale ed in funzione degli effetti osservati in corso d’opera nel terreno di fondazione, grazie al monitoraggio diagnostico attivo.
Le iniezioni di resine espandenti partecipano significativamente al processo di miglioramento sismico dell’edificio, in modo rapido, mini invasivo e mirato.
Il metodo SEISMIC DEFENDER® rientra negli interventi per cui è possibile richiedere la detrazione del “Sisma bonus 2019”.
Si tratta dell’agevolazione che consente di ottenere una detrazione Irpef di una percentuale delle spese sostenute per lavori edilizi antisismici. La detrazione ottenibile varia in percentuali dal 70% al 85%, a seconda della diminuzione della classe di rischio sismico che si ottiene con la ristrutturazione dell’edificio.
La detrazione con il cosiddetto “Sisma bonus 2019” è uguale al 70% delle spese sostenute nei casi in cui in cui gli interventi effettuati portino a una riduzione di una classe rischio sismico. Nei casi in cui, invece, gli interventi portino alla riduzione di due classi di rischio sismico, la detrazione viene elevata all’80%.
Per ottenere tutte le informazioni necessarie, richiedi un sopralluogo del nostro team sul sito GEOSEC.