La fessura, infatti, può essere una semplice lesione superficiale, la cui origine può essere imputabile al solo deterioramento degli intonaci o delle pitture. In altri casi, invece, la comparsa di una crepa è un segnale di cui preoccuparsi perché è il sintomo superficiale di un cedimento strutturale o del terreno di fondazione.
Distinguere l’origine delle fessure sui muri è possibile grazie ad un’analisi del quadro fessurativo effettuata da un team specializzato. Durante un sopralluogo, infatti, un tecnico competente può analizzare la posizione, la geometria e l’ampiezza della fessura per comprendere la causa del dissesto e creare il progetto di intervento su misura per il cliente.
Per risolvere i cedimenti del terreno, sul mercato si sono affermati gli interventi con l’iniezione di resine espandenti. Ma non tutti gli approcci e le metodologie sono uguali. La soluzione brevettata da GEOSEC è integrata alla Tomografia ERT 4D, un sistema di diagnostica di controllo del terreno prima, durante e dopo l’intervento, con imaging tridimensionali ottenuti in tempo reale. Questa tecnologia di precisione permette al team operativo sul cantiere di intervenire con un approccio efficace e mini-invasivo.
“Noi sappiamo cosa c’è sotto” è la filosofia di GEOSEC nel campo del consolidamento delle fondazioni grazie all’utilizzo della Tomografia della resistività elettrica ERT 4D LIVE. L’indagine viene realizzata con un set di elettrodi infissi nel terreno e distribuiti uniformemente in superficie nell’intorno della costruzione oggetto di investigazione.
Le misure raccolte restituiscono valori di resistività elettrica a differenti profondità e partecipano alla costruzione di modelli numerici 3D e 4D del volume significativo di terreno indagato sotto al fabbricato, grazie ad un calcolatore di cantiere.
Il risultato finale è quindi una sequenza di immagini di tomografia 4D, opportunamente elaborate da un sofisticato software di calcolo, che restituiscono informazioni davvero essenziali:
La precisione di questo sistema diagnostico permette ai tecnici GEOSEC di individuare con precisione l’origine della zona di terreno interessata dal dissesto e di conoscere con attenzione la situazione del sottosuolo.
La Tomografia ERT 4D LIVE può essere ripetuta molte volte proprio nei medesimi punti così da consentire un utile e preciso confronto tra un “prima” e un “dopo”. Per questo viene usata come riferimento per ogni valutazione dei tecnici di cantiere. Per definizione la Tomografia di resistività è una indagine non invasiva e vantaggiosamente ripetibile.
La tecnologia brevettata GEOSEC per il consolidamento del terreno di fondazione con iniezione di resina espandente, infatti, comincia con un’analisi ERT 4D LIVE preliminare. Le informazioni geofisiche ottenute vengono combinate con i dati geotecnici e strutturali per definire il piano di intervento di consolidamento.
Il team di lavoro definisce così:
L’obiettivo è quello di raggiungere le condizioni di stabilità ed omogeneizzazione del volume significativo con riferimento alle condizioni del terreno limitrofo considerato stabile, dunque incrementare la portanza fino a livelli dei terreni più stabili presi a riferimento.
Durante la fase di iniezione della resina la tomografia di resistività rimane attiva e come un occhio elettronico osserva ciò che accade sotto alla costruzione in tempo reale. Questo permette ai tecnici GEOSEC di verificare l’azione delle resine espandenti e modificare, in caso di necessità, il progetto iniziale.
Al termine dell’intervento viene effettuato nuovamente un rilievo ERT per verificare il raggiungimento degli obiettivi finali prestabiliti.
Questa di GEOSEC è divenuta una procedura innovativa, brevettata e applicata su migliaia di interventi in tutta Europa. Contatta i nostri tecnici per un sopralluogo gratuito.