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Voltura Catastale: Cos’è, quanto costa e come si richiede

La voltura catastale è una comunicazione che viene inviata all’Agenzia delle Entrate, attraverso il supporto di un tecnico abilitato e con varie modalità, per informare sull’avvenuto trasferimento di proprietà di un immobile da una persona ad un’altra.

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La voltura catastale è una comunicazione che viene inviata all’Agenzia delle Entrate, attraverso il supporto di un tecnico abilitato e con varie modalità, per informare sull’avvenuto trasferimento di proprietà di un immobile da una persona ad un’altra. La voltura catastale, ad esempio, viene eseguita nel momento in cui si concretizza una compravendita immobiliare attraverso il rogito notarile.

Ma andiamo con ordine e andiamo a scoprire nel merito che cos’è una voltura catastale, come deve essere redatta e quali sono i costi e i tempi per la corretta gestione per evitare sanzioni di qualsiasi genere.

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Che cos’è la voltura catastale

La voltura è un’operazione che viene effettuata in diversi ambiti e che indica la modifica di un qualcosa. Ad esempio se si vuole eseguire la voltura del contratto di fornitura di energia elettrica, ci si rivolge all’ente forniture con i documenti necessari per evidenziare la richiesta di cambiare il beneficiario.

Esiste anche e soprattutto la voltura catastale, un’operazione che prevede la modifica dei vari dati catastali di un immobile. In pratica con questo genere di operazione il contribuente fornisce delle informazioni all’organo competente che in questo caso è l’Agenzia delle Entrate circa il trasferimento di proprietà del bene in oggetto. Naturalmente il trasferimento di proprietà può avvenire secondo diverse modalità per cui non solo si effettua la voltura catastale in caso di rogito notarile per la compravendita di un immobile, ma anche in altre circostanze come la successione ereditaria, la donazione di un genitore al proprio figlio di una casa e tante altre situazioni simili.

Da sottolineare che la voltura catastale avviene anche nel caso di trasferimento di usufrutto.

Quindi ci sono delle modifiche e degli aggiornamenti delle intestazioni catastali che permettono agli organi competenti di gestire correttamente l’amministrazione finanziaria, ad esempio se ci sono delle tassazioni collegate a quel determinato immobile come l’IMU e la Tari, saranno girate al nuovo proprietario. Solitamente la domanda di voltura viene presentata dal notaio durante gli atti erogati oppure dal proprietario dell’immobile in caso di successione ereditaria e riunione di usufrutto.

Ci sono però altre figure che possono e devono presentare la domanda di voltura in talune situazioni, come i cancellieri giudiziari per alcune sentenze, i segretari o i delegati di un’amministrazione pubblica per gli atti stipulati dal proprio ente per proprietà immobiliari di vario genere. Da precisare che se un immobile viene donato oppure acquistato da più persone, sarà necessario soltanto un documento di voltura catastale e non uno per ogni proprietario o di godere di un diritto sul bene.

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Come richiedere la voltura catastale

Per richiedere la voltura catastale da privato è possibile farlo in due differenti modalità che prevedono determinati strumenti per far pervenire la domanda alla sede dell’Agenzia delle Entrate. In particolare l’invio può avvenire su modello cartaceo scaricandolo dal sito ufficiale oppure per mezzo di un apposito software nella versione digitale.

Solitamente il notaio e qualsiasi altro pubblico ufficiale che deve effettuare una voltura catastale, utilizza il metodo informatico inviando il modello unico. Per fare ciò si utilizza l’apposito software UniMod da utilizzare sul PC per cui tutti i documenti necessari per giustificare e richiedere la voltura devono essere inviati in maniera telematica agli Uffici Provinciali territorialmente di competenza attraverso l’apposita piattaforma Sister. Su questa piattaforma occorre abilitarsi al servizio di Presentazione atti immobiliari.

Da sottolineare che questa procedura viene soprattutto utilizzata da tecnici abilitati.

Se invece un privato in funzione di una successione ereditaria ha esigenza di gestire da sé la richiesta, (magari con il supporto di un tecnico abilitato), come del resto prevede la legge, può farlo attraverso un altro software disponibile tramite la “Scrivania del Territorio“, il Voltura 2.0. Anche in questo caso si scarica il modello informatico e, dopo averlo completato in ogni sua parte con l’eventuale presenza di ulteriori documenti necessari, lo si invia telematicamente.

È giusto precisare che prima dell’invio occorre stamparlo e firmarlo inserendo anche data e luogo. Quindi si procede con la scannerizzazione e lo si invia in formato PDF.

In alternativa si può anche evitare questa procedura e provvedere a effettuare la cosiddetta firma digitale qualora ne si disponga. L’alternativa è quella di andare una prima volta presso la sede dell’Agenzia delle Entrate, ottenere l’apposito modulo e tutte le informazioni necessarie per la compilazione. Tornare a casa, riempire il modulo allegando tutti i documenti necessari e quindi firmarlo e consegnarlo presso la sede territorialmente competente.

Naturalmente la richiesta della voltura può essere effettuata soltanto sugli immobili che sono censiti dal Catasto fabbricati oppure dal Catasto terreni. Tra i documenti che bisogna allegare senza marca da bollo, c’è la dichiarazione di successione oppure le dichiarazioni di atti civili, giudiziari o amministrativi per i quali si è resa necessaria la voltura.

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Come effettuare l’invio della voltura catastale

Ci sono modalità e tempistiche ben definite per l’invio della richiesta di una voltura catastale.

In particolare, dopo una successione, il proprietario dell’immobile ha tempo massimo 30 giorni per poter presentare la richiesta presso l’ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate. C’è ampia libertà nella scelta della sede più vicina dov’è stata registrata la successione o nelle circoscrizioni che si trovano i beni trasferiti. Si può anche evitare di recarsi fisicamente presso la sede scegliendo come metodo di invio la classica e sempre efficace raccomandata con ricevuta di ritorno.

Fortunatamente oggi le nuove tecnologie vengono incontro per rendere più snella ogni esigenza quotidiana ed in particolare un’ulteriore alternativa è quella di utilizzare la posta elettronica certificata inviando un e-mail all’indirizzo PEC dell’ufficio Provinciale territorialmente competente. Per ottenere l’indirizzo PEC è sufficiente visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate e scoprire la sede di interesse.

Comunque va sottolineato che qualora si dovesse utilizzare la PEC, è necessario allegare anche la ricevuta del pagamento della somma richiesta per questo genere di pratica sul conto corrente postale dell’ufficio oppure tramite il classico modello F24 Elide. In alternativa, si possono inserire sulla domanda di voltura le marche da bollo oppure la marca servizi da acquistare presso uno dei tanti rivenditori presenti sul territorio italiano. Va aggiunto sempre in allegato la fotocopia di un documento di identità in corso di validità con tanto di tessera sanitaria in entrambi i lati.

Nella modalità PEC siccome il documento è digitale, occorre che la ricevuta sia in formato PDF per dimostrare l’avvenuto pagamento della commissione. Qualora non ci si voglia impelagare in tutte queste questioni burocratiche e di gestione dell’iter, è possibile rivolgersi a un delegato che può essere un geometra che se ne farà carico al meglio. Da sottolineare che bisogna comunque produrre un documento di delega a favore del tecnico prescelto, altrimenti la richiesta di voltura catastale non avrà esito positivo.

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Ulteriori informazioni sulla voltura catastale

Se si vuole gestire in proprio la voltura catastale, occorre fare molta attenzione a possibili incongruità di dati che innescherebbero una serie di problematiche burocratiche che richiederebbero tempo. In particolare bisogna prestare attenzione agli indicativi catastali inseriti sulla domanda che devono essere utilizzati anche nella dichiarazione di successione e presenti presso il catasto.

Il consiglio è quello di evitare tutto questo semplicemente effettuando una richiesta di visura catastale per conoscere con precisione tutti i dati relativi al bene di riferimento. Magari occorrerebbe farlo anche prima della successione onde evitare ogni errore.

Ci sono poi alcune situazioni più complesse da gestire, come ad esempio un immobile lasciato in eredità e non intestato in catasto, il che richiede una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che permetta di evidenziare in maniera chiara quali sono i passaggi intermedi mancanti. Ci saranno poi una serie di verifiche e controlli vari che permetteranno di ottenere finalmente il risultato sperato.

In queste situazioni è sempre opportuno rivolgersi a un tecnico qualificato per correggere eventuali omissioni del passato.

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Voltura Catastale: quanto costa?

Infine per quanto concerne i costi per ottenere la voltura catastale, se si gestisce in proprio il procedimento, occorre soltanto onorare i vari tributi: 55 euro come tributo speciale catastale e 16 euro di marca da bollo da apporre ogni 4 pagine di documentazione. Il pagamento può avvenire con carta di credito direttamente presso lo sportello dell’Agenzia delle Entrate o attraverso la domanda di contrassegni che sono denominati marca servizi e marca da bollo. Ulteriore opzione è quella di utilizzare un modello F24 Elide.

I costi sono abbastanza contenuti e, a prescindere dal numero di pagine delle documentazioni da inviare, difficilmente si superano i 100 euro. Naturalmente se ci si rivolge a un tecnico abilitato come un geometra piuttosto che un ingegnere, occorrerà anche pagare una commissione che ha un importo variabile.

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Conclusioni

La voltura catastale è un procedimento che si dimostra indispensabile in alcune situazioni come la compravendita immobiliare o la successione di un bene immobile. In questi casi è necessario procedere con il trasferimento della proprietà attraverso la presentazione della domanda con varie modalità. Quando si tratta della vendita o della donazione di un bene, la voltura catastale viene eseguita dal notaio incaricato del rogito, mentre in caso di successione sarà cura del proprietario occuparsene entro 30 giorni dall’avvenuto trasferimento di proprietà.



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TAGS: agenzia delle entrate, voltura catastale

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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