Il termostato della caldaia è uno strumento molto utile che, se presente, permette un corretto regolamento della temperatura dell’acqua e dell’ambiente di casa, garantendo così un costo delle bollette notevolmente ridotto.
Ve ne sono di vario tipo ma si tratta di dispositivi che funzionano tutti più o meno allo stesso modo. Vediamo più nello specifico di cosa si tratta e come utilizzare un termostato per caldaia.
Sommario
Al fine di comprendere il funzionamento del termostato della caldaia, bisogna innanzitutto analizzarne le tipologie presenti sul mercato. Distinguiamo, infatti, tra termostato manuale, digitale e smart.
Il termostato manuale è quello sicuramente più comune e più semplice da utilizzare, oltre ad essere la scelta più economica fra le tre. La sua struttura è infatti molto basica, poiché si compone di una manopola tramite la quale è possibile regolare la temperatura della casa a proprio piacimento e in qualsiasi momento.
Tra gli elementi a favore figurano, quindi, sicuramente la praticità e il costo notevolmente ridotto rispetto ad altri modelli. D’altro canto, tuttavia, il termostato manuale non possiede una funzione piuttosto importante che aiuterebbe a ridurre i consumi e il conseguente costo delle bollette: la possibilità di essere programmato in base alle proprie esigenze.
Quest’ultima caratteristica può essere, invece, ritrovata nel termostato digitale.
Dotato di un display (avvolte touch screen) e di pulsanti aggiuntivi laterali, infatti, l’unica sostanziale differenza tra il termostato manuale e quello digitale consiste nella possibilità di programmarne l’attività secondo le proprie necessità. Nel dettaglio, ciò implica che la temperatura della casa e dell’acqua domestica possa essere regolata in base alle fasce orarie desiderate.
L’obiettivo è quindi quello di ridurre il più possibile i consumi durante, ad esempio, la notte o quando in casa non è presente nessuno. Il termostato digitale rappresenta un investimento a lungo termine, in quanto determina un costo maggiore rispetto alla sua alternativa manuale, ma garantisce sicuramente un abbattimento notevole dei costi delle bollette.
Il termostato digitale può inoltre essere smart.
In questo caso, soprattutto con i modelli di ultima generazione, sono numerosi i vantaggi cui si va incontro. Primo fra tutti la possibilità di collegarlo alla rete wifi di casa, cosa che permette di controllare la temperatura anche da remoto. Si tratta di una funzione particolarmente interessante per quelle persone che, al ritorno a casa dopo una giornata di lavoro, vogliono trovare un ambiente accogliente in cui rilassarsi.
In aggiunta a ciò, la versione smart permette di servirsi di comandi vocali per regolare la temperatura della casa anche senza usufruire manualmente del display oppure, ancora, di agire solo su alcune stanze dell’appartamento e non sull’intero riscaldamento.
Grazie inoltre all’utilizzo di sistemi di rilevamento particolarmente innovativi, i termostati smart sono anche in grado di rilevare altri parametri dell’ambiente domestico, come l’umidità, regolando la temperatura di conseguenza.
Naturalmente ad un aumento delle funzionalità disponibili corrisponde un sostanziale aumento del prezzo, piuttosto alto rispetto ad una classica alternativa manuale, più basica e meno conveniente nel lungo periodo.
Advertisement - PubblicitàIndipendentemente dal tipo di termostato che si sceglie per la propria abitazione, è importante avere una conoscenza di base circa la sua regolazione così da ottenere il massimo benessere. Bisogna partire dal presupposto che la regolazione della temperatura per mezzo di un termostato è qualcosa di strettamente personale, che varia quindi di situazione in situazione.
Importante è, ovviamente, assicurarsi sempre che la propria caldaia sia perfettamente funzionante e che il termostato sia stato installato in maniera corretta da un tecnico specializzato.
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Chiariti questi presupposti, solitamente si consiglia, quando possibile, di mantenere l’ambiente in continuo riscaldamento (anche la notte), regolandosi in base a quanto si frequentino o meno gli ambienti di casa.
Per questo motivo una temperatura ideale da mantenere è quella che si aggira intorno ai 19/20ºC, che può essere poi aumentata o diminuita in base alle esigenze. In questi casi, quindi, non è importante il tipo di termostato di cui si usufruisce, bensì quanto si preferisca riscaldare l’ambiente della propria casa in base, anche, alle proprie necessità.
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Advertisement - PubblicitàSono diversi i punti da rispettare al fine di ottenere la massima efficienza dalla propria caldaia e dal proprio termostato. Una volta seguiti, il risultato sarà quello di un notevole abbassamento dei costi di bolletta.
Innanzitutto, come già specificato in precedenza, è sempre consigliabile affidarsi ad un termostato di ultima generazione, altamente personalizzabile in base alle situazioni della giornata. Si tratta, quindi, di un investimento iniziale che comporterà, però, un insieme di vantaggi nel lungo periodo.
Un altro parametro a cui non sempre si pensa ma che influisce particolarmente sui propri consumi, è quello della corretta manutenzione della caldaia.
Spesso, infatti, accade che uno degli elementi sui quali si faccia maggiore affidamento sia il solo termostato, tendendo ad escludere la caldaia dall’intero ragionamento. E’ importante, quindi, tenere in considerazione tutti gli elementi, poiché una corretta manutenzione della caldaia, è anch’essa una componente essenziale per un corretto e consapevole risparmio.
Bisogna perciò tenersi in contatto frequente con il proprio tecnico di fiducia, effettuando controlli periodici al fine di ridurre consumi eccessivi e superflui, nota particolarmente fondamentale anche in materia di sicurezza, poiché una caldaia efficiente è una caldaia sicura.
Può capitare, infatti, che si verifichino dei malfunzionamenti indesiderati, causati da una mancata prevenzione del proprio apparecchio di riscaldamento.
Un ulteriore fattore che influisce in positivo sul costo delle bollette è quello che riguarda le valvole termostatiche. Si tratta di strumenti che, una volta installati su tutti i termosifoni presenti in casa, devono essere inizialmente impostati su una scala di preferenza che va solitamente da 0 a 10 (a seconda della temperatura che si vuole raggiungere). A seguito di ciò, la valvola si aprirà e chiuderà autonomamente al raggiungimento di determinate temperature.
L’obiettivo con cui le valvole termostatiche nascono, quindi, è quello di evitare la dispersione di calore che spesso comporta costi in bolletta piuttosto alti.
Bisogna ricordare, inoltre, che dal 2017 l’utilizzo delle valvole termostatiche è diventato obbligatorio, al fine di ridurre il consumo di calore generale.
Per ultimo, un consiglio di fondamentale importanza è quello di non spegnere la caldaia nei momenti di non necessità. Sebbene farlo possa sembrare vantaggioso, in realtà bisogna tenere a mente che dei continui sbalzi di temperatura all’interno dell’ambiente di casa non fanno bene nè a se stessi nè alla bolletta.
In alternativa si potrebbero regolare i termosifoni e il termostato, cosicché questi mantengano sempre la medesima temperatura anche nei periodi in cui nessuno è in casa o durante le ore notturne.
Ideale sarebbe, in aggiunta a ciò, stabilire il calore emanato in base alle stanze della casa che si frequentano maggiormente, tendendo a mantenere più freddi gli ambienti poco utilizzati e preferendo le zone di living e le camere da letto.
Advertisement - PubblicitàIl risparmio è divenuto oramai la parola d’ordine con cui interfacciarsi nel momento in cui si giunge a contatto con i propri ambienti domestici e, soprattutto, con l’avanzare dell’inverno.
Ogni anno sono molte le famiglie che devono fronteggiare sia l’aumento dei costi che il calo delle temperature, pertanto la scelta di un’amministrazione consapevole di tutti gli elementi domestici e domotici (dalla caldaia all’impianto termostatico), diviene la prerogativa essenziale per garantirsi una corretta riuscita di tutti gli obiettivi economici.
Passare da un termostato manuale ad uno digitale o, ancora meglio, smart, non è un’azione che fa bene solamente al proprio portafoglio, bensì ci permette di agire in maniera positiva anche sull’ambiente.
Sebbene sembri impossibile, abbassare la temperatura dell’acqua o dei propri termosifoni anche solo di 1ºC ci permette, a lungo andare, di riscontrare notevoli cali nel quantitativo di calore consumato in un anno. Pare, infatti, che per ogni grado in meno, si vada a risparmiare all’incirca l’8% sul totale della bolletta.
L’abbattimento dei costi, pertanto, diviene una misura possibile e non utopistica, specialmente se si pensa ad esso come ad un obiettivo comunitario sostenuto nell’interesse di tutti. Investire su un buon sistema di termoregolazione della propria casa, infatti, permette di venire incontro alle esigenze di molti, sancendo anche un calo dei consumi totale che volge ad un più ampio abbattimento dei costi dell’intero paese.
L’abbassamento di un grado, pertanto, che sembra non influire totalmente né sui costi né sulla temperatura percepita all’interno degli ambienti domestici, può essere motivo del risparmio di migliaia di euro sulla spesa annuale, nell’ottica di un interesse non solo economico ma anche più specificamente ambientale.
Advertisement - PubblicitàDopo aver classificato i termostati in tre diverse categorie e averne esplicato pro e contro, bisogna passare alla sezione relativa ai prezzi dei suddetti e ai costi della loro installazione.
Innanzitutto, come preannunciato, i modelli più economici presenti sul mercato sono proprio quelli manuali, con un prezzo che oscilla tra i 20 e i 50 euro, a seconda del marchio e delle funzionalità aggiuntive che essi offrono.
Un termostato per caldaia digitale, invece, solitamente si aggira attorno ai 130 euro. Sebbene a primo impatto la differenza di prezzo tra questi primi due modelli possa sembrare notevole, bisogna ricordare che ne deriva una conseguente differenza di funzionalità, unite ad una maggiore comodità e convenienza a lungo termine.
Qualora si preferisse, invece, un’alternativa smart dotata di wifi e di ultima generazione, il prezzo salirebbe ulteriormente, andando ad aggirarsi intorno ai 100-200 euro, a seconda delle richieste dell’acquirente. In questo momento sono disponibili varie offerte, lasciamo a fondo articolo dei link con le opzioni migliori disponibili.
Una volta stabiliti i prezzi dei singoli dispositivi, inoltre, si devono prendere in considerazione i costi derivanti dall’installazione. In questo caso è sempre consigliabile rivolgersi ad un professionista, sia che si tratti di una prima installazione sia di fronte alla sostituzione del vecchio termostato. Il costo del servizio varia, in questo caso, in base al tipo di dispositivo che si sceglie e a colui che svolge il lavoro.
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