Negli ultimi mesi si è assistito a un rallentamento progressivo nella crescita delle detrazioni legate al Superbonus. Il report pubblicato da Enea il 31 agosto 2024 fornisce dati chiari e aggiornati sull’andamento degli investimenti e dei lavori conclusi, evidenziando un progressivo arresto rispetto ai ritmi degli anni precedenti.
La crescita dei costi delle detrazioni, che in passato procedeva a un ritmo serrato, ha subito un notevole rallentamento, lasciando spazio a riflessioni importanti sul futuro del Superbonus e sull’impatto delle modifiche alle aliquote di detrazione.
Cosa sta realmente rallentando l’adozione del Superbonus? E come influenzerà il futuro dell’edilizia in Italia?
Sommario
Secondo il report diffuso da Enea, al 31 agosto 2024 il costo complessivo delle detrazioni legate al Superbonus ha raggiunto quasi 123 miliardi di euro, precisamente 122,99 miliardi. Questo valore rappresenta le detrazioni maturate per i lavori già conclusi e dimostra come la spinta iniziale del Superbonus stia progressivamente rallentando.
Infatti, rispetto a fine luglio, le detrazioni sono cresciute solo di 57 milioni di euro, un dato che segnala una significativa riduzione del ritmo di crescita rispetto ai mesi precedenti.
L’abbassamento delle aliquote ha portato a una frenata nelle richieste di detrazione, soprattutto se paragoniamo i dati di agosto con quelli di luglio, mese in cui le detrazioni erano aumentate di 141 milioni di euro rispetto a giugno. Il ritmo di crescita si è quindi dimezzato, suggerendo un possibile assestamento del mercato.
Approfondisci: Superbonus 2024: cos’è e come ottenere il contributo a fondo perduto del 70%
Advertisement - PubblicitàIl rallentamento nella crescita delle detrazioni può essere strettamente legato all’abbassamento delle aliquote del Superbonus. Inizialmente fissata al 110%, questa aliquota ha spinto fortemente gli investimenti, con un ritmo di crescita che arrivava a 3 miliardi di euro al mese.
Tuttavia, con l’introduzione di aliquote inferiori, prima al 90% e successivamente al 70%, gli investimenti hanno subito una frenata.
Da una parte, l’avvicinarsi delle scadenze per accedere alle aliquote più elevate ha portato a un boom di investimenti, con molti cittadini e imprese che hanno cercato di sfruttare al massimo il beneficio fiscale. Dall’altra parte, una volta scaduti questi termini, gli investimenti sono calati drasticamente, passando da una crescita di 400 milioni di euro al mese a soli 57 milioni di euro ad agosto 2024.
Questo calo ha avuto effetti evidenti sulla dinamica del Superbonus, con una riduzione delle richieste e dei lavori conclusi, segnando un possibile cambio di rotta rispetto all’iniziale entusiasmo che aveva caratterizzato l’incentivo fiscale.
Advertisement - PubblicitàOltre al rallentamento nella crescita delle detrazioni, anche l’avanzamento dei lavori Superbonus mostra segnali di decelerazione. Al 31 agosto 2024, i lavori realizzati rappresentano il 96,1% del totale, segnando un incremento minimo rispetto al 95,8% registrato a fine luglio.
In un mese, quindi, solo lo 0,3% dei lavori è stato completato, evidenziando una progressione piuttosto lenta.
L’analisi per tipologia di edificio mostra che i condomìni hanno fatto registrare la crescita maggiore, seppur contenuta, passando dal 94,6% di lavori completati a fine luglio al 95% a fine agosto. Invece, per quanto riguarda gli edifici unifamiliari, i lavori sono passati dal 98,3% al 98,4%, un incremento di soli 0,1 punti percentuali. Situazione simile per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti, che sono passate dal 98,2% al 98,3%.
Questi dati indicano un rallentamento generale nell’avanzamento dei progetti, riflettendo l’impatto delle modifiche alle aliquote e l’esaurimento dell’effetto incentivante delle detrazioni più elevate.
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