Il governo italiano sta attualmente cercando di trovare una soluzione rapida per consentire la cessione dei crediti edilizi maturati nel 2022 con la scadenza del 31 Marzo ormai alle porte.
Il governo italiano sta attualmente cercando di trovare una soluzione rapida per consentire la cessione dei crediti edilizi maturati nel 2022. Con la scadenza del 31 marzo ormai alle porte, molti non sono riusciti ancora a cedere i loro crediti, e non vi è tempo sufficiente per la verifica e la successiva comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il termine fissato dalla legge.
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Secondo le fonti, il governo sarebbe pronto a dare parere favorevole alla soluzione individuata nei giorni scorsi dal relatore del dl Superbonus, Andrea de Bertoldi (Fdi), che consente di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate fin dal momento in cui viene preso in carica dalla banca. Ciò consentirebbe di risolvere il problema della mancanza di tempo tecnico per la verifica e la comunicazione dei crediti.
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Tuttavia, affinché questa soluzione possa essere attuata, il governo dovrà emettere un comunicato di legge che consentirà di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia fin dal momento in cui viene preso in carica dalla banca. Questo consentirà alle famiglie e alle imprese che hanno bisogno di liquidità di cedere i loro crediti edilizi con maggiore facilità e senza preoccuparsi della scadenza del 31 marzo.
La situazione è complicata dai 311 emendamenti al Dl Superbonus depositati in commissione Finanze alla Camera. Tuttavia, il relatore al provvedimento, Andrea De Bertoldi (FdI), si è detto soddisfatto del numero contenuto di proposte di modifica complessivamente presentate, rivelando l’accoglimento da parte delle opposizioni al suo invito a dialogo sulle modifiche da apportare al testo.
Le richieste di modifica dei partiti vanno dalla proroga per di tre mesi, dal 31 marzo al 30 giugno 2023, per la conclusione dei lavori con Superbonus al 110% per le villette, allo sblocco dei crediti tramite la compensazione con gli F24. Il pacchetto di emendamenti prioritari di FI interviene sullo sblocco dei crediti posseduti dalle banche tramite la compensazione con gli F24 con metodo funzionale, frazionabilità del credito e acquisto da parte delle partecipate di Stato.
Inoltre, si prevede la non applicazione del blocco della cessione dei crediti con sconto in fattura da bonus edilizi per i territori terremotati, terzo settore, aree oggetto di rigenerazione urbana e per la rimozione delle barriere architettoniche.
In una riunione tenuta nella mattinata di martedì 7 marzo al ministero dell’Economia, si è discusso approfonditamente sulle operazioni di cessione del credito e sconto in fatture che dovrebbero essere confermate.
In definitiva, il governo italiano sta cercando di trovare una soluzione rapida per consentire la cessione dei crediti edilizi maturati nel 2022, al fine di alleggerire famiglie e imprese che hanno bisogno di liquidità. La soluzione individuata dal relatore del dl Superbonus, Andrea de Bertoldi, sembra essere la più promettente, e il governo potrebbe presto emettere un comunicato di legge per consentire l’iscrizione dei crediti sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate fin dal momento in cui vengono presi in carico dalla banca.
Nonostante l’elevato numero di emendamenti al Dl Superbonus, sembra che ci sia un dialogo costruttivo tra il relatore del provvedimento e le opposizioni, con il risultato che molte delle richieste di modifica sembrano raggiungibili. Alla luce di tutto ciò, resta da vedere quale soluzione verrà alla fine adottata dal governo italiano per risolvere il problema della cessione dei crediti edilizi.
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