Si va verso la proroga al 30 Giugno della scadenza del Superbonus 110% per le villette unifamiliari su cui al 31 dicembre 2022 è stato completato il 30% dell’intervento complessivo.
«Ritengo di poter prevedere che, almeno entro il 30 giugno, potremo concedere un’estensione per le abitazioni unifamiliari».
Queste le parole del deputato FdI Andrea De Bertoldi, relatore del decreto sui bonus edilizi riguardo l’estensione della scadenza del 31 marzo per il Superbonus, intervenendo al convegno “I bonus edilizi e le opzioni di sconto e cessione”. «Stiamo lavorando per capire se possiamo concedere più tempo», ha aggiunto.
Anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha preso parte al convegno. Ha sottolineato che il superbonus comporta «120 miliardi di minori entrate distribuite fino al 2026, numeri insostenibili per le casse dello Stato, se non si comprende il debito maturato che lo Stato dovrà pagare».
Riguardo al superbonus e al meccanismo della cessione del credito, ha proseguito, «siamo stati costretti ad intervenire in modo urgente per garantire la sicurezza dei conti dello Stato ed evitare che nuovi illusi fossero attirati dalla trappola dello sconto in fattura. Mi sorprende che una parte della classe dirigente non lo comprenda».
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Giorgetti ha spiegato che «il governo è assolutamente aperto al dialogo riguardo un secondo tempo dei bonus edilizi. Qualsiasi proposta che governo e parlamento adottassero dovrà poggiare su basi solide e dovrà tener conto delle nuove regole di contabilità. Ciò comporta quelle decisioni spesso difficili che la politica del 110% ha evitato di affrontare, mettendo a rischio» i conti dello Stato.
«Le barriere normative che sono state introdotte» sui crediti per i bonus edilizi «rappresentano un filtro molto significativo» contro le frodi, ha sottolineato a sua volta il direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini.
«Dico questo per tranquillizzare il sistema. Ora è particolarmente complicato commettere una frode e ciò significa che questi interventi sono stati necessari e utili. Il sistema bancario non è obbligato ad intervenire, ma può stare sereno: oggi ciò che circola è stato verificato. Se l’Agenzia dovesse scoprire nuove frodi – ha precisato Ruffini – è perché in quella montagna di 110 miliardi di crediti che sono nella piattaforma stiamo esaminando tutte le comunicazioni, che sono 13,5 milioni, per verificare se alcuni crediti presentano profili di rischio. Può anche accadere che troviamo un credito falso, ma forse è fermo lì dal 2020 ed evitiamo che qualcuno cerchi di rimetterlo in circolazione».
Nel frattempo, Giovanni Savio, direttore della Direzione centrale per la contabilità nazionale dell’Istat, nel corso dell’audizione in commissione Finanze del Senato sui crediti d’imposta, ha spiegato che «attualmente, considerate le caratteristiche vigenti, per i crediti fiscali non si riscontra alcun impatto sul debito pubblico».
«Le passività fiscali di cui lo Stato diviene titolare nei confronti dei contribuenti che hanno usufruito di questi crediti non sono classificabili come passività rientranti nella definizione di debito di Maastricht – ha aggiunto Savio -. Se dovessero successivamente intervenire modifiche riguardanti le modalità di cessione e/o il recupero dei crediti, o in generale dovesse cambiare la natura del credito fiscale, l’eventuale valutazione in termini di impatto sul debito spetta alla Banca d’Italia».
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«Ci sarò. Al fianco di lavoratori, imprese e famiglie». È così che Giuseppe Conte annuncia, in un tweet, la sua presenza alla manifestazione promossa dall’associazione Esodati del Superbonus che si terrà il prossimo martedì 21 Marzo nella capitale.
Ci sarò. Al fianco di lavoratori, imprese e famiglie. https://t.co/7gdnhalpkB
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) March 15, 2023
Il Movimento 5 Stelle aveva già annunciato la partecipazione al corteo con un post sui social. «Noi non tradiremo come il Governo Meloni – si legge – non abbandoneremo imprenditori, lavoratori, professionisti e famiglie sul Superbonus e sulla cessione dei crediti edilizi. Le soluzioni esistono, basta applicarle. Il 21 marzo alle 10 il M5S sarà al loro fianco a Roma, in Piazza della Repubblica».
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