Nel panorama economico e immobiliare italiano, il Superbonus 110% ha rappresentato una svolta significativa, soprattutto nell’ultimo anno. Con un bilancio che ha raggiunto i 100 miliardi di euro in detrazioni, il 2023 si è chiuso su una nota di fervore e urgenza, particolarmente evidente nel settore condominiale.
Secondo l’aggiornamento di dicembre fornito da Enea, l’agenzia dedicata alle nuove tecnologie, all’energia e allo sviluppo economico sostenibile, il termine del 2023 ha visto una corsa affannosa per completare i lavori di ristrutturazione e efficientamento energetico.
Questa urgenza è stata dettata dalla prospettiva di un taglio dello sconto fiscale dal 110% al 70% a partire dal 2024, un cambiamento che avrebbe significativamente ridotto i benefici per i condomini, mentre per le villette e le abitazioni unifamiliari, lo sconto è stato completamente eliminato.
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La risposta a questo cambiamento imminente è stata notevole. Migliaia di condomini hanno intensificato gli sforzi, concentrando un’ampia gamma di spese nelle ultime settimane del 2023. Il risultato è stato un mese record per la detrazione fiscale, con investimenti vicini ai 6 miliardi di euro, la maggior parte dei quali (circa 5,7 miliardi) destinati ai cantieri condominiali.
Al contrario, i lavori nelle villette e nelle abitazioni unifamiliari hanno rappresentato solo una piccola frazione degli investimenti, circa 200 milioni di euro.
Tuttavia, il dato più rilevante è il totale delle detrazioni maturate. Tra il 90% e il 110%, le detrazioni hanno raggiunto la cifra impressionante di 99,7 miliardi di euro, corrispondenti a 102,7 miliardi di euro in investimenti avviati e 91 miliardi in lavori conclusi.
Per villette e unità indipendenti, quasi il 95% dei lavori è stato completato. Invece, per i condomini, il tasso di completamento è stato significativamente più basso, fermandosi all’85%. Questo significa che circa il 15% dei cantieri deve ancora essere completato, sfruttando l’agevolazione ridotta al 70%.
In conclusione, il superbonus 110% ha rappresentato un’occasione unica per il settore immobiliare e per l’efficientamento energetico in Italia. Tuttavia, il taglio del beneficio fiscale rappresenta una sfida per i progetti in corso e pone interrogativi importanti sul futuro dell’edilizia sostenibile nel paese.
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