Il Governo italiano ha preso una decisione definitiva riguardo il Superbonus 110%, annunciando che non ci saranno ulteriori proroghe né una riapertura dei termini.
Il Governo italiano ha preso una decisione definitiva riguardo il Superbonus 110%, annunciando che non ci saranno ulteriori proroghe né una riapertura dei termini.
Questa mossa, segna un momento significativo nella politica fiscale e di incentivi del paese, rispecchiando una linea di rigore e di attenzione alla tenuta dei conti pubblici.
Advertisement - PubblicitàDurante un importante incontro alla Camera il governo, insieme ai rappresentanti della maggioranza, ha ribadito la decisione di non prorogare il Superbonus 110% dando così parere negativo a tutti i 123 emendamenti presentati dai partiti.
La posizione è stata rafforzata dal partito Fratelli d’Italia, che, nonostante avesse inizialmente proposto una riapertura dei termini, ha successivamente confermato la linea di rigore. Il relatore della legge di conversione del decreto Salva-spese, Guerino Testa, ha sottolineato l’impegno nel mantenere la stabilità finanziaria senza introdurre nuovi oneri.
Nel contesto di questa decisione, è rilevante sottolineare che, alla fine della scorsa settimana, sono state presentate 123 proposte di emendamento al decreto Salva-spese. Tra queste, alcune proponevano l’introduzione di uno stato di avanzamento lavori straordinario o la riapertura dei termini per le detrazioni fiscali fino al 110%.
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Tuttavia, il Ministero dell’Economia ha mantenuto una posizione ferma, escludendo la possibilità di nuovi interventi. Questo approccio riflette un’attenzione prioritaria alla tenuta dei conti pubblici e una linea di rigore finanziario.
Advertisement - PubblicitàUn elemento chiave in questa vicenda è stato il cambiamento di direzione da parte di Fratelli d’Italia. Inizialmente favorevoli alla riapertura dei termini, il partito ha poi ritirato le proprie proposte di emendamento durante la giornata di sabato, allineandosi con la linea di rigore finanziario del Governo.
Questo episodio evidenzia la volatilità del contesto politico e la necessità di un equilibrio tra le esigenze economiche e le politiche di incentivazione.
Il prossimo passaggio sarà il giudizio del Ministero dell’Economia sugli emendamenti proposti, con un’attenzione particolare a quelli avanzati dalle forze di opposizione. Si prevede che la totalità delle proposte di modifica verrà respinta, mantenendo però aperta la possibilità per interventi più tecnici e meno onerosi, come quelli legati al bonus barriere e alle assicurazioni per la ricostruzione post-sisma.
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