Il Decreto Salva Casa, recentemente approvato, introduce semplificazioni edilizie, micro-appartamenti, nuove tolleranze costruttive e modifiche ai requisiti abitativi, sollevando critiche per possibili abusi edilizi.
Il decreto Salva Casa è stato convertito in legge senza alcuna modifica rispetto al testo iniziale approvato dalla Camera. Questo decreto, che mira a semplificare le normative edilizie e urbanistiche, ha ricevuto il sostegno del Senato con 106 voti a favore, 68 contrari e un’astensione.
Ma quali sono le principali novità introdotte e come queste influenzeranno il settore edilizio e urbanistico? E quali sono le polemiche che accompagnano questa nuova normativa?
Sommario
Il Decreto Salva Casa include una serie di misure volte a semplificare le procedure edilizie e a rendere più flessibili le normative urbanistiche.
Tra i principali provvedimenti, troviamo l’introduzione dei micro-appartamenti con una superficie minima ridotta a 20 metri quadrati per una persona e a 28 metri quadrati per due persone. Viene inoltre concessa l’abitabilità dei sottotetti, facilitando i cambi di destinazione d’uso e ampliando le tolleranze costruttive fino al 6%.
Altre misure comprendono l’introduzione dell’edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole, semplificazioni per l’accertamento di conformità e la proroga dei termini di demolizione da 90 a 240 giorni.
Infine, il decreto prevede anche specifiche disposizioni per gli immobili situati nelle zone colpite dalla catastrofe del Vajont nel 1963, introducendo ulteriori agevolazioni per la ricostruzione e la messa in sicurezza di queste aree.
Approfondisci: Sanatorie per difformità edilizie, tolleranze e edilizia libera: le novità del Decreto Salva-casa
Advertisement - PubblicitàNonostante le aspettative, il decreto non include le cosiddette norme Salva Milano, necessarie per sanare le situazioni di potenziale abuso edilizio nei cantieri milanesi. Queste misure, annunciate più volte, sono state ostacolate da divergenze interne alla maggioranza di governo.
È previsto che tali norme vengano trattate in un provvedimento separato entro la pausa estiva.
L’approvazione del decreto è stata celebrata dalla Lega, tuttavia, non sono mancate le critiche: il presidente dei senatori del PD, Francesco Boccia, ha definito il decreto un “ennesimo condono” favorevole ai furbi.
Secondo Boccia, le nuove regole, che includono sanatorie sui vincoli ante 2006 e interventi di edilizia libera, rappresentano una concessione eccessiva che potrebbe incentivare comportamenti scorretti.
Il ministro Salvini ha sottolineato l’importanza del decreto per la semplificazione burocratica e la messa sul mercato di milioni di abitazioni. Durante un evento a Roma, Salvini ha dichiarato: “La burocrazia è abituata a certe resistenze, si passa dall’istituto barbaro del silenzio rigetto al silenzio assenso. Penso che rimettere sul mercato alcuni milioni di abitazioni sia importante“.
Advertisement - PubblicitàIl decreto introduce diverse novità normative. La superficie minima per le abitazioni scende da 28 a 20 metri quadrati per una persona e da 38 a 28 metri quadrati per due persone. Le altezze minime interne passano da 2,70 a 2,40 metri.
Inoltre, vengono semplificate le procedure per installare vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole, ora realizzabili liberamente in tutti i porticati. Anche i termini per la demolizione vengono prorogati da 90 a 240 giorni.
Approfondisci: Le novità del Decreto Salva Casa per l’edilizia libera: si alle pergole bioclimatiche
Particolare attenzione è stata riservata agli immobili situati nelle zone colpite dalla catastrofe del Vajont del 1963, per i quali sono state introdotte specifiche semplificazioni normative.
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