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Rifacimento impianti di citofono: detrazioni al 50%, 75% o 110%

Rifacimento impianti di citofono: detrazioni al 50%, 75% o 110%Rifacimento impianti di citofono: detrazioni al 50%, 75% o 110%
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Le spese che si conseguono per il rifacimento di impianti di citofono possono essere portate in detrazione nella misura del 50%, 75% o 110%, a seconda dei bonus edilizi dei quali si sceglie di usufruire, o ai quali si ha diritto ad accedere.

Nello specifico, l’intervento risulta agevolabile con il Bonus Ristrutturazione al 50%, con il Bonus Barriere Architettoniche al 75% oppure con il Superbonus al 110%.

Vediamo quando e come si può beneficiare dei bonus casa per il rifacimento di impianti di citofono.

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Rifacimento impianti di citofono: è abbattimento barriere

L’intervento di rifacimento di impianti di citofono rientra appunto tra i lavori mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Si tratta di una finalità per la quale si può fruire di diversi incentivi, come il Bonus Ristrutturazione o il Bonus Barriere Architettoniche, purché comunque si rimanga sempre nell’ottica dell’eliminazione delle barriere.

In quanto al Superbonus, invece, l’intervento è ammissibile come trainaTO, pertanto sarà necessario “legarlo” ad almeno un intervento trainaNTE per poter procedere. Per approfondire, leggi: “Superbonus 110% e barriere architettoniche: quali spese ammesse

I lavori mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche non comprendono solo l’installazione di ascensori, montascale o di strumenti che possano essere utilizzati dagli individui in sedia a rotelle. Esistono infatti molti altri interventi, che possono riguardare sì i disabili in carrozzina, ma che si estendono anche a tutela di tutte quelle forme di “difficoltà” che impediscono a chiunque di vivere, accedere e abitare un luogo allo stesso modo delle persone perfettamente abili.

Per queste ragioni, i lavori ammissibili sono tutti quelli “finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi per oggetto ascensori e montacarichi, alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità […]”.

Questa tipologia di interventi può riguardare le singole unità immobiliari o le parti comuni degli edifici condominiali.

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Bonus Ristrutturazione 50%: abbattimento barriere, interventi

Per quanto riguarda il Bonus Ristrutturazione con detrazione al 50%, l’intervento di abbattimento delle barriere è previsto dal TUIR, all’art. 16-bis, comma 1, lettera e).

Nello specifico sono ricompresi qui tutti i lavori che, appunto, possano essere volti al raggiungimento dell’obiettivo, e che soddisfano i requisiti di cui al DM n. 236 del 14 giugno 1989 in materia di accessibilità, adattabilità e visitabilità.

Tra i lavori ammessi rientrano, ad esempio:

  • Sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti);
  • Rifacimento o adeguamento degli impianti tecnologici (come servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori);
  • Interventi strutturali di maggiore entità, come il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne, di servoscala o di piattaforme elevatrici.

Come possiamo vedere, il rifacimento o adeguamento di impianti (tra i quali sono ricompresi gli impianti di citofono) è un intervento conseguibile con il Bonus Ristrutturazione.

Si tratta, nella maggior parte dei casi, di lavori che rientrano nella categoria della “manutenzione straordinaria”.

Il Bonus Ristrutturazione, nella misura del 50%, ammette un massimale pari a 96.000 euro per ogni unità oggetto di intervento. L’incentivo può essere beneficiato esclusivamente in relazione ad edifici o unità abitativi, mentre non si estende agli immobili strumentali.

La detrazione è infatti solo da IRPEF e si fruisce in 10 quote di pari importo per 10 anni. L’agevolazione rientra tra i bonus casa che ammettono la possibilità di fruire della cessione del credito o dello sconto in fattura (vedi qui per quali interventi). Lo stesso vale anche per il Bonus Barriere Architettoniche e per il Superbonus.

Leggi anche: “Superbonus: stop alla cessione del credito e sconto in fattura dal 2024

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Barriere Architettoniche 75%: rifacimento impianti di citofono

Esattamente gli stessi interventi già citati possono essere realizzati anche con l’intenzione di usufruire del Bonus Barriere Architettoniche con detrazione al 75%.

L’agevolazione – nata in forma sperimentale per il 2022 e poi prorogata per gli anni 2023, 2024 e 2025 – è dedicata totalmente all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici condominiali e singole unità.

In questo caso, sono ammessi all’incentivo sia gli immobili residenziali che quelli strumentali.

I massimali di spesa concessi invece sono pari a:

  • 50.000 euro, per edifici unifamiliari o unità immobiliari (funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno) situate all’interno di edifici plurifamiliari;
  • 40.000 euro, per edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari (l’importo va moltiplicato per il numero di unità presenti);
  • 30.000 euro, per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari (l’importo da considerare sarà pari a 40.000 euro per le prime 8 unità, mentre sarà pari a 30.000 euro dalla nona unità in poi).

Gli impianti di citofono (o citofonici) sono ricompresi nel rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici.

Si precisa tra l’altro che, nel caso degli interventi di sostituzione impianti, potranno essere ammesse a detrazione anche le spese sostenute per lo smaltimento e alla bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti.

In tutti i casi, comunque, ricordiamo che per realizzare interventi di eliminazione delle barriere architettoniche non è necessario che siano obbligatoriamente presenti dei disabili nell’immobile.

Leggi anche: “Ristrutturazione bagno: sì col Bonus Barriere Architettoniche 75%



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TAGS: citofono, impianti di citofono

Autore: Redazione Online

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