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Reddito di Cittadinanza: nuovi SMS di sospensione e cambiamenti imminenti

Il Reddito di Cittadinanza è una delle misure di welfare più dibattute in Italia. L’INPS ha recentemente annunciato importanti modifiche in merito alla fruizione di questa prestazione.

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Il Reddito di Cittadinanza è una delle misure di welfare più dibattute in Italia. L’Inps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha recentemente annunciato importanti modifiche in merito alla fruizione di questa prestazione.

Dal 1° settembre 2023, è prevista una nuova misura denominata “Supporto Formazione e Lavoro“, che andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza per alcune categorie di beneficiari.

Leggi anche: Reddito di Cittadinanza: stop e nuove opportunità per 112.545 cittadini

La comunicazione è già stata avviata tramite SMS, ed è fondamentale comprendere quali passi intraprendere per adeguarsi a questo cambiamento.

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L’annuncio dell’Inps: cosa significa?

Il direttore centrale della comunicazione dell’Inps, Diego De Felice, ha dichiarato che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza considerati “occupabili” vedranno sospeso il loro assegno a partire da Settembre 2023. Per “occupabili”, si intendono coloro che non hanno componenti disabili, minori o over 60 nel nucleo familiare e non sono in condizioni di disagio sociale accertato.

La cessazione dell’assegno riguarda coloro che ne hanno beneficiato per sette mesi nel corso del 2023. Da settembre a dicembre, altri 40.000 SMS saranno inviati a famiglie in situazioni simili.

Se sei uno dei percettori che ha ricevuto l’SMS di sospensione, la prima azione da intraprendere è quella di visitare il sito dell’Inps per fare domanda per la nuova misura “Supporto Formazione e Lavoro”.

Per essere ammessi al Supporto per la Formazione e il Lavoro, è necessario compiere i seguenti passaggi:

  • Sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD);
  • Contatto con almeno tre agenzie per il lavoro;
  • Sottoscrizione del Patto di Servizio Personalizzato;
  • Avvio di un’iniziativa di attivazione lavorativa come stabilito nel Patto di Servizio.

L’architettura tecnologica alla base di queste iniziative è fornita dal Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), piattaforma che gestirà anche l’Assegno di Inclusione (ADI) a partire da gennaio 2024. Quest’ultimo è destinato a nuclei familiari in cui siano presenti almeno un minore, un disabile, un individuo di età superiore ai 60 anni o un membro impegnato in programmi di cura e assistenza da parte dei servizi sociosanitari territoriali.

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Dal 1° settembre, la piattaforma SIISL sarà rivolta a coloro che non beneficeranno più del Reddito di Cittadinanza e, a breve termine, a chi entra per la prima volta nel mercato del lavoro o desidera reingressarvi.

Questa misura offre una piattaforma per avviarsi verso un’attività lavorativa o per frequentare corsi di formazione professionalizzante, durante i quali si può avere un beneficio di 350 euro.

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Nuove misure e opportunità: supporto formazione e lavoro

Il “Supporto Formazione e Lavoro” non è semplicemente un sostituto temporaneo del Reddito di Cittadinanza, ma rappresenta una misura più ampia e articolata. L’obiettivo è fornire una formazione mirata e un percorso di reinserimento nel mondo del lavoro. In questo modo, si spera di migliorare non solo la condizione economica dei beneficiari, ma anche di fornire loro gli strumenti necessari per essere attivi sul mercato del lavoro.

Le persone con minori a carico, ultrasessantenni o con persone disabili nel nucleo familiare continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Da gennaio 2024, esso sarà sostituito dall’Assegno di Inclusione Sociale, una misura ancora in fase di dettaglio.

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Conclusione: prepariamoci ai cambiamenti

La riforma del Reddito di Cittadinanza è un passaggio cruciale per l’evoluzione delle politiche di welfare in Italia. È essenziale che i beneficiari siano pienamente informati su questi cambiamenti per poter prendere decisioni ponderate e continuare a godere delle misure di supporto offerte.

La transizione verso il “Supporto Formazione e Lavoro” rappresenta una grande opportunità per quei percettori considerati “occupabili” di entrare in un ciclo virtuoso di formazione e occupazione.

Leggi anche: Reddito di Cittadinanza 2023: nuove regole e novità 2024



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TAGS: inps, RDC, reddito di cittadinanza, Supporto Formazione e Lavoro

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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