Il Piano Nazionale di edilizia abitativa approvato con DPCM 16 luglio 2009, decreta tutte le modalità e i tempi di procedimento per quanto riguarda il recupero del patrimonio edilizio pubblico. Si preoccupa inoltre della ricerca di nuove risorse sostenibili che possano vivere meglio a contatto con l’ambiente. Per ogni nazione il Piano prevede due fasi, e in entrambe vengono stipulati tutti gli interventi e i tempi inerenti a specifici progetti.
Quest’anno la Liguria ha dimostrato una caparbietà incredibile nel rispetto delle procedure, tanto da salire ai vertici nazionali. Con la Lombardia e il Molise quindi, c’è anche la Liguria a poter vantare grandi capacità di organizzazione del lavoro nel recupero delle costruzioni residenziali pubbliche.
Advertisement - PubblicitàSono passati 8 anni da quando il programma per il recupero di edilizia pubblica ligure è stato sottoscritto e approvato. Ad oggi, il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), ha comunicato i dati riguardanti la regione al Piano Nazionale di edilizia abitativa. I risultati che sono venuti fuori in merito alla Liguria registrano dei dati molto significativi e soddisfacenti.
Per quanto riguarda la prima fase, è emerso che la regione ha completato il 100% dei progetti con il pieno rispetto di tutti i tempi previsti. Davvero un ottimo risultato, visto anche che la media nazionale è invece di circa 84% di progetti completati.
La seconda parte è attualmente ancora in corso, ma in base ai dati che abbiamo ora, la Liguria è la prima in classifica. Possiede infatti il programma più avanzato di tutta Italia per quanto riguarda il recupero e riutilizzo degli edifici residenziali pubblici. In questo momento si trova al 35% del lavoro, e ha lasciato indietro tutte le altre regioni.
Advertisement - PubblicitàIl Presidente regionale Giovanni Toti è orgoglioso e soddisfatto dei risultati emersi, e ammette che l’argomento Diritto alla Casa è un tema a lui particolarmente caro. Il suo pensiero va soprattutto a chi si trova in maggiore difficoltà, per cui l’obbiettivo principale è aumentare la dotazione di alloggi residenziali pubblici. Tutto ciò non servirà solamente ad occupare gli edifici vuoti o a fornire maggiore scelta nelle città e nei paesini. Riuscirà anche a rendere più vivibili le metropoli, sfoltendole di parecchio.
Toti ribadisce inoltre che questi problemi hanno bisogno di risposte immediate, e quindi rispettare i tempi accordati dal Piano significa rispettare i cittadini e la regione. Aggiunge inoltre che ci sono tanti altri progetti in atto per il recupero degli edifici residenziali pubblici, e che la Liguria non arresterà qui la sua corsa. Teniamoci pronti.
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