Secondo l’ultima rilevazione di Bankitalia, i tassi di interesse sui prestiti per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, hanno raggiunto il 4,72% ad ottobre.
L’Italia assiste a un nuovo record nei tassi dei mutui per l’acquisto di abitazioni, con implicazioni significative per le famiglie italiane. Esaminiamo l’andamento recente dei tassi di interesse, le prospettive future, e l’impatto sull’economia domestica.
Advertisement - PubblicitàSecondo l’ultima rilevazione di Bankitalia, i tassi di interesse sui prestiti per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, hanno raggiunto il 4,72% ad ottobre, in aumento dal 4,65% di settembre. Questa escalation segnala un incremento costante del carico finanziario sulle famiglie italiane.
In controtendenza, il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) sulle nuove erogazioni di credito al consumo ha registrato un lieve calo, posizionandosi al 10,46%, rispetto al 10,52% del mese precedente.
Tuttavia, i tassi passivi sui depositi hanno visto un lieve aumento, passando allo 0,92% dal 0,86%.
Ottobre ha segnato una pausa nell’incremento dei tassi della BCE, con il Consiglio direttivo riunitosi ad Atene che ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse chiave. L’attenzione si concentra ora sulla prossima riunione della BCE, prevista per il 14 dicembre, con i mercati che anticipano possibili tagli ai tassi a partire dal 2024.
Nonostante il sentiment ottimista del mercato, esperti come Ronald Temple di Lazard e Konstantin Veit di Pimco esprimono scetticismo, prevedendo che la BCE potrebbe non tagliare i tassi così rapidamente come il mercato si aspetta.
Quasi 200.000 famiglie italiane con mutui a tasso variabile hanno riscontrato difficoltà nel rimborso delle rate nell’ultimo anno. L’aumento dei tassi ha significato un aggravio medio del 65% sulle rate dei mutui, mettendo a rischio il budget domestico.
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Circa la metà delle famiglie con mutui variabili teme problemi seri se le rate dovessero rimanere elevate.
Le previsioni future sull’Euribor indicano una possibile diminuzione dei tassi, che potrebbe portare a una riduzione delle rate dei mutui. Ad esempio, secondo Facile.it, se i tassi scendessero come previsto, la rata media di un mutuo potrebbe ridursi sensibilmente entro la fine del 2024.
Advertisement - PubblicitàL’andamento attuale e le prospettive future dei tassi di interesse rappresentano un fattore critico per l’economia delle famiglie italiane. Le decisioni della BCE e le dinamiche del mercato avranno un impatto significativo sulle capacità di gestione finanziaria delle famiglie con mutui e debiti.
Resta fondamentale monitorare questi sviluppi per capire meglio come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.
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