Il nuovo Ponte Morandi a Genova sarà concluso entro la fine di aprile. Nonostante l’emergenza Coronavirus infatti, nel cantiere si continua a lavorare senza sosta, 24 h su 24. Anche dopo il primo caso positivo riscontrato tra le maestranze.
Il nuovo Ponte Morandi a Genova sarà concluso entro la fine di aprile. Nonostante l’emergenza Coronavirus infatti, nel cantiere si continua a lavorare senza sosta, 24 h su 24. Anche dopo il primo caso positivo riscontrato tra le maestranze.
Il ponte ha ormai raggiunto la lunghezza di oltre 900 metri, e si dice che alla sua conclusione manchino solo 4 impalcati da varare.
Nessuna sospensione quindi per i lavoratori coinvolti nella costruzione del nuovo Ponte Morandi a Genova Assicurano però che si lavora in piena sicurezza, seguendo le misure obbligatorie disposte dal MIT per i cantieri ancora in attività in questo periodo.
Advertisement - PubblicitàLa costruzione dell’opera è stata affidata a Salini Impregilo S.p.A. e a Fincantieri S.p.A., uniti nella joint venture “PerGenova”.
Per continuare senza pericoli la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova, si è attuato il modello “fast track”, che ha permesso la divisione di più cantieri all’interno della stessa area. Questi operano divisi, e ognuno fa la sua parte per raggiungere l’obiettivo: concludere l’opera per fine aprile.
A quanto pare le tecniche funzionano, visto che al ponte manca solo il completamento di due campate, la P1-P2 e la P17-P18. Per finire, sarà necessario poi il sollevamento per completare le campate P2-P3 e P11-P12.
Si procede inoltre con i lavori sulla rampa di accesso all’autostrada per la preparazione della soletta del ponte, che comporta la lavorazione di 8.000 m³ di calcestruzzo. Si sta operando contemporaneamente dalle estremità verso il centro, 24h al giorno.
Per dirla in parole semplici, al nuovo Ponte Morandi di Genova mancano solamente due campate da 50 metri. Una a Levante, e una e mezza a Ponente. E si stima quindi che i lavori possano arrivare al termine già a fine aprile.
Advertisement - PubblicitàOvviamente però, è bene sottolineare che in tutta l’area del cantiere si lavora in piena sicurezza.
Nell’ultimo periodo si era destata parecchia preoccupazione infatti all’interno del cantiere del Ponte Morandi a Genova. Soprattutto dopo la notizia arrivata a fine marzo che ci informava della presenza del primo caso positivo al Covid-19. Un operaio di Reggio-Emilia dipendente della Fagioli S.p.A.
A seguito di ciò, altri 49 operai erano stati posti in quarantena forzata per 14 giorni, come da protocollo. E oltre alla preoccupazione per la salute dei lavoratori, iniziava ad insinuarsi anche quella del prolungamento dei lavori, vista l’assenza di ben 50 operai.
Dopo le dovute operazioni di sanificazione dell’intera area però, il lavoro è continuato con rapidità, efficienza e responsabilità. E i risultati sono ben visibili.
Soprattutto però, ogni operazione avviene nel pieno rispetto della sicurezza, seguendo gli obblighi previsti per la situazione di emergenza Coronavirus.
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