È ufficiale, ormai manca solo qualche settimana e il nuovo Ponte Morandi di Genova (ribattezzato Viadotto Genova-San Giorgio) sarà percorribile e agibile in totale sicurezza.
È ufficiale, ormai manca solo qualche settimana e il nuovo Ponte Morandi di Genova (ribattezzato Viadotto Genova-San Giorgio) sarà percorribile e agibile in totale sicurezza.
Abbiamo seguito tutti la tragica vicenda avvenuta quel 14 agosto del 2018, in cui il vecchio ponte crollò rovinosamente, e spezzò il cuore di Genova portando con sé ben 43 vittime. Da allora molte cose sono successe, il ponte è stato interamente abbattuto, per dare spazio ad un nuovo viadotto. Gli operai hanno lavorato senza sosta, anche nel bel mezzo della pandemia da Covid-19, e Genova è diventata un modello e un orgoglio per tutta l’Italia.
Il nuovo ponte è stato ricostruito infatti in meno di un anno. E ora, a 23 mesi da quella giornata drammatica, il Viadotto Genova-San Giorgio è arrivato alla fase conclusiva. La data ufficiale di fine lavori è prevista per il 20 di luglio.
Advertisement - PubblicitàLa data è segnata, il 20 di luglio il nuovo Ponte di Genova sarà concluso, e ad agosto le macchine potranno già percorrere la nuova opera progettata da Renzo Piano. Tutta Italia è d’accordo sul fatto che Genova sia un modello da seguire per quanto riguarda la velocità avvenuta nella costruzione del nuovo viadotto.
In realtà tutto questo è stato possibile in quanto, vista la situazione straordinaria di tragicità che ha interessato la realizzazione di quest’opera, si è potuto derogare alle regole previste dal Codice degli Appalti. Come sappiamo infatti, proprio questo è il maggior ostacolo che porta a bloccare e sospendere per troppo tempo la maggior parte delle grandi opere del nostro Paese.
Il “modello Genova” sarebbe un buon esempio da seguire, non c’è dubbio. Ma, come sostiene Filippo Delle Piane, Presidente di ANCE Genova, quella del Morandi era una situazione di emergenza, non era una normale opera da realizzare. E dunque, invece che seguire tale esempio e costruire abolendo le regole imposte dal Codice degli Appalti, la soluzione ideale sarebbe la tanto attesa Riforma dello stesso Codice. Che speriamo possa avvenire al più presto.
Advertisement - PubblicitàMa torniamo a noi. Ad oggi sul nuovo Ponte di Genova ci sono ancora 13 cantieri aperti che si occupano di concludere tutti gli interventi in vista della nuova riapertura.
Per il 20 luglio i lavori dovrebbero essere finiti. Il 14 luglio si dovrebbe concludere la posa dell’asfalto, mentre nei 6 giorni successivi avverrà l’allestimento della segnaletica stradale verticale e orizzontale. In seguito l’ANAS si occuperà di eseguire l’ultimo collaudo.
Roberto Carpaneto, direttore dell’intero progetto e dei lavori, afferma entusiasta: “Siamo all’ultimo miglio. C’è grande voglia di farcela da parte di tutti”.
Si prevedono alcuni sostanziali cambiamenti per il nuovo Viadotto Genova-San Giorgio. Al posto delle vecchie antenne presenti sul Ponte Morandi, sarà posizionato un pennone alto 90 metri in prossimità della rampa d’ingresso dalla A7. In cima verranno poi montate delle bandiere con scritto “Benvenuti a Genova”.
Ma non è finita qui. Sempre Carpaneto fa sapere che stavolta la manutenzione del viadotto e i controlli sullo stesso avverranno “a regola d’arte”. Per questo, gli operai hanno realizzato un prefabbricato sulla collina, contenente una centralina che sarà in grado di registrare in tempo reale ogni singolo movimento che avverrà sul viadotto.
A questo punto, non ci resta che attendere ancora qualche settimana.
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