L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) nella Capitale ha raggiunto un importante punto di svolta, registrando un avanzamento significativo. Al 31 dicembre 2024, Roma Capitale gestisce direttamente 278 progetti finanziati, per un valore complessivo di circa 1,08 miliardi di euro. Tra questi, 150 interventi sono già stati avviati e 25 risultano conclusi, per un totale del 63% del programma.

Per quanto riguarda le risorse economiche, il 71% dei fondi è già stato utilizzato, mentre il restante 29% è destinato a cantieri ancora da avviare.

Ma quali sono i progetti più rilevanti? E quali sfide attendono la Capitale nei prossimi mesi?

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Il trasporto pubblico al centro degli investimenti

Uno dei settori chiave degli investimenti è il trasporto pubblico locale, al quale sono stati destinati oltre 550 milioni di euro. L’obiettivo principale è rinnovare la flotta con nuovi autobus elettrici, migliorando la mobilità sostenibile in città.

A questi si aggiungono i 120 milioni di euro stanziati per la linea tranviaria Termini-Vaticano-Aurelio (TVA), un progetto che mira a ridurre il traffico e incentivare l’uso del trasporto su rotaia.

Altra iniziativa rilevante è il potenziamento delle ciclovie urbane, con 18 interventi finanziati per oltre 40 milioni di euro. Tra questi spicca la realizzazione del Grande Raccordo Anulare delle Bici (Grab), un percorso ciclabile di circa 50 km che collegherà il centro con le aree periferiche di Roma, per un investimento complessivo di oltre 16 milioni di euro.

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Riqualificazione urbana: un passo avanti per le periferie

Roma Capitale ha destinato 180 milioni di euro ai Programmi Urbani Integrati, che mirano alla riqualificazione di aree storicamente trascurate come Corviale, Tor Bella Monaca e Santa Maria della Pietà.

Si tratta di interventi fondamentali per promuovere l’inclusione sociale, la sostenibilità e il miglioramento della qualità della vita in queste zone.

Particolare attenzione è stata posta anche sulla creazione di nuovi poli civici culturali e di innovazione, con un finanziamento complessivo di 50 milioni di euro. Tuttavia, in questo ambito si registrano alcuni ritardi: ad oggi, sono stati avviati 55 interventi per 85,5 milioni di euro, mentre solo 9 sono stati completati, per un totale di 5,5 milioni di euro.

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Turismo e digitalizzazione: il progetto Caput Mundi

Tra i progetti di punta, spiccano gli interventi Caput Mundi – Next Generation EU, con una dotazione di 500 milioni di euro per valorizzare il patrimonio culturale e turistico della città.

Tra le iniziative più rilevanti troviamo il restauro dei cammini giubilari e il programma Roma 4.0, che punta sulla digitalizzazione dei servizi culturali e sullo sviluppo di app per i turisti, rendendo la Capitale più accessibile e innovativa.

Per far fronte all’aumento dei costi dovuto all’aggiornamento del prezziario regionale, Roma Capitale ha stanziato un cofinanziamento di 5 milioni di euro, portando il totale destinato ai poli civici a 55 milioni di euro. I nuovi cantieri, che riguarderanno la riqualificazione di nove immobili pubblici abbandonati, saranno avviati tra marzo e aprile 2025.

Nonostante alcuni ritardi in alcuni settori, il bilancio complessivo è positivo.

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Quindi, a che punto siamo davvero?

Guardando i numeri e i progressi, possiamo dire che Roma ha fatto passi avanti significativi nell’attuazione del Pnrr, ma non mancano criticità. Con 278 progetti finanziati e 1,08 miliardi di euro di investimenti gestiti direttamente, il 63% degli interventi è stato almeno avviato, mentre il 71% delle risorse è già stato utilizzato.

I settori che hanno registrato le migliori performance sono il trasporto pubblico locale, con oltre 550 milioni destinati al rinnovo della flotta, e la riqualificazione urbana, che sta finalmente portando interventi attesi da decenni nelle periferie.

Tuttavia, alcuni ambiti stanno mostrando segni di rallentamento, come i poli civici culturali e di innovazione, dove solo 9 interventi su 127 sono stati completati. Inoltre, i costi in aumento e le lungaggini burocratiche stanno ritardando l’apertura di alcuni cantieri chiave, che dovrebbero partire solo tra marzo e aprile 2025.

Dunque, il Pnrr romano sta avanzando, ma con alcune sfide ancora da superare per rispettare le tempistiche imposte dall’Unione Europea.

Riuscirà la Capitale a recuperare il ritardo nei prossimi mesi?