La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti modifiche riguardo alla tassazione delle plusvalenze immobiliari per gli immobili che hanno beneficiato degli interventi agevolati con il Superbonus.
Recentemente, sul sito Fisco Oggi, è stata pubblicata una domanda di un lettore riguardo appunto la tassazione delle plusvalenze immobiliari per le abitazioni che hanno beneficiato del Superbonus. La risposta dell’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti cruciali su questo argomento.
Ma quali sono le nuove regole? Chi è interessato da queste modifiche e quali immobili ne sono coinvolti?
Sommario
Un lettore ha chiesto se chi vende un’abitazione sulla quale sono stati eseguiti interventi agevolati con il Superbonus deve pagare un’imposta del 26% sulla plusvalenza. Inoltre, ha chiesto se questa norma si applica a tutti gli immobili, anche quando l’agevolazione non è stata utilizzata dal proprietario della casa ma dal comodatario.
La risposta dell’Agenzia delle Entrate, riportata sul sito Fisco Oggi, ha chiarito che la nuova legge di bilancio introduce un’ipotesi di plusvalenza immobiliare imponibile per le cessioni a titolo oneroso di immobili che hanno beneficiato del Superbonus, a prescindere dal soggetto che ha eseguito i lavori.
Questo significa che la normativa si applica anche se l’agevolazione è stata utilizzata da altri aventi diritto, come il comodatario.
Advertisement - PubblicitàL’articolo 1, comma 64 della Legge di Bilancio 2024 ha introdotto una nuova ipotesi di plusvalenza immobiliare imponibile per le cessioni a titolo oneroso di immobili. Questa disposizione si applica a partire dal 1° gennaio 2024 e riguarda gli immobili che sono stati oggetto di interventi agevolati con il Superbonus, conclusi da non più di dieci anni al momento della cessione.
Approfondisci: Plusvalenza immobiliare: cos’è e come si calcola
La normativa è stata ulteriormente chiarita dalla circolare n. 13 del 13 giugno 2024 dell’Agenzia delle Entrate, che ha fornito dettagli importanti per comprendere appieno le implicazioni della nuova legge.
Advertisement - PubblicitàGli immobili interessati dalle nuove disposizioni sono tutti quelli sui quali sono stati effettuati interventi ammessi al Superbonus. Questo include non solo gli immobili residenziali ma anche quelli non residenziali.
La norma si applica indipendentemente dal soggetto che ha eseguito i lavori, che può essere il proprietario o altri aventi diritto alla detrazione, come conduttori, comodatari o familiari conviventi.
Sono escluse dalle nuove regole le plusvalenze derivanti dalla cessione di immobili acquisiti per successione e di quelli adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte dei dieci anni precedenti la cessione, o per la maggior parte del periodo intercorrente tra l’acquisto o la costruzione e la cessione, se inferiore a dieci anni.
Per il calcolo della plusvalenza, sulla quale il contribuente può applicare l’imposta sostitutiva del 26% invece che il regime ordinario di tassazione, si rimanda alla circolare n. 13 del 2024 dell’Agenzia delle Entrate.
La circolare fornisce tutte le istruzioni necessarie per determinare correttamente l’importo della plusvalenza imponibile e applicare l’imposta sostitutiva.
Questa nuova regolamentazione richiede ai contribuenti una maggiore attenzione nella gestione delle cessioni immobiliari per evitare sorprese fiscali e garantire il rispetto delle nuove disposizioni di legge.
Advertisement - PubblicitàLe modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 rappresentano un cambiamento significativo nel panorama della tassazione delle plusvalenze immobiliari.
È fondamentale per i proprietari di immobili e per tutti coloro che hanno effettuato interventi agevolati con il Superbonus essere consapevoli di queste nuove regole per gestire al meglio le proprie operazioni immobiliari.
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