L’Agenzia del Demanio ha pubblicato il primo Rapporto annuale sull’attività di gestione del patrimonio immobiliare dello Stato, denominato “L’Italia e i suoi beni: il patrimonio immobiliare dello Stato al servizio della pubblica amministrazione, dei territori, dei cittadini e delle imprese”.
Il documento riflette le prospettive innovative dell’Ente, destinate a trasformare e migliorare gli edifici e le aree circostanti con l’obiettivo di fornire spazi più moderni ed efficienti per la Pubblica Amministrazione. L’iniziativa è in linea con i nuovi approcci nell’organizzazione del lavoro e mira a riconsegnare ai territori e ai cittadini edifici che fino ad oggi sono stati sottoutilizzati o mal gestiti, tutelando nel contempo il ricco patrimonio immobiliare storico e artistico del nostro Paese.
Gli obiettivi principali da conseguire sulla base del Rapporto 2023 riguardano in particolare:
Per il raggiungimento di questi scopi, l’Agenzia del Demanio ha adottato il “Piano Strategico Industriale 2022-2026”, un Piano quinquennale che segna un’importante pietra miliare come il primo progetto di questa tipologia sviluppato da un ente pubblico economico.
Approfondiamo di seguito.
Advertisement - PubblicitàIl Piano strategico adottato dall’Agenzia del Demanio prevede investimenti per un totale di 2,1 miliardi di euro da completare entro il 2026, e ulteriori 3,4 miliardi di euro destinati a progetti che saranno avviati entro quell’anno.
Il fine ultimo nello specifico è quello di provvedere alla riqualificazione di almeno 5 milioni di metri quadrati di patrimonio immobiliare e si basa su tre punti fondamentali: l’utenza, l’innovazione, la digitalizzazione. Chiaramente, tenendo sempre conto del tema dell’eco-sostenibilità.
Attualmente, sono nella gestione del Demanio ben 43 mila immobili pubblici, per un valore economico che ammonta a 62,5 miliardi di euro.
L’accelerazione dei processi di riqualificazione ha già portato a notevoli incrementi riguardanti il numero di progetti avviati, nonché il valore degli stessi investimenti, tanto che tra maggio 2023 e giugno 2021 si è riusciti a raggiungere un +84%.
Nel complesso, sulla base dei dati relativi alle convenzioni attualmente in vigore, sono stati avviati 529 interventi per un totale di 3,6 miliardi di euro, investiti grazie a risorse a disposizione dell’Agenzia del Demanio, ma anche grazie alla partecipazione di altre pubbliche amministrazioni coinvolte.
Nel 2022, sono stati conseguiti notevoli risparmi per il bilancio dello Stato, attraverso la riduzione delle spese legate alle locazioni passive e ai costi di funzionamento, per un ammontare di circa 30 milioni di euro annui. Grazie all’attuazione del piano di investimenti, si prevede di arrivare a circa 126 milioni di euro entro il 2026.
Advertisement - PubblicitàIn riferimento al nuovo Piano strategico, sono numerosi i servizi ideati e le innovazioni che l’Agenzia del Demanio sta provvedendo a mettere in atto.
Tra le novità, ad esempio, c’è lo sviluppo di una “Piattaforma Integrata per il Demanio” e la realizzazione di una “Carta d’Identità digitale dell’Immobile” (contenente i dati amministrativi, fisici e progettuali dell’edificio), al fine di favorire una migliore gestione del patrimonio pubblico.
In particolare, tali nuovi servizi permetteranno di:
Nel processo di digitalizzazione, ricopre poi un ruolo fondamentale l’impiego dei servizi di progettazione BIM (Building Information Modeling), nonché il soddisfacimento dei parametri ambientali, al fine di rendere gli immobili maggiormente efficienti e autonomi dal punto di vista energetico.
A tal fine sono state istituite la “Direzione per la Trasformazione Digitale” e la “Struttura per la Progettazione”, due nuove Direzioni Centrali dell’Agenzia del Demanio, grazie alle quali è stato possibile ideare tra l’altro un nuovo laboratorio dedicato all’innovazione, denominato “Officina per la Rigenerazione dell’Immobile Pubblico”.
L’obiettivo principale è quello di prevenire che gli immobili appartenenti al patrimonio pubblico possano cadere in stato di abbandono, mediante lo sviluppo di soluzioni pratiche ed economicamente vantaggiose.
In questo contesto, il dialogo con le comunità locali, le istituzioni e tutte le parti interessate riveste un ruolo fondamentale, in quanto permette di individuare più facilmente le migliori destinazioni da attribuire agli edifici dismessi, che ad esempio potranno essere impiegati come residenze universitarie, abitazioni in co-housing o per lo sviluppo di comunità energetiche.
Un altro progetto ideato in quest’ottica, e già attivo da maggio 2023, riguarda la creazione dei “Piani Città”, grazie ai quali sarà possibile unire le varie risorse disponibili, al fine di soddisfare bisogni, riutilizzare le costruzioni esistenti in disuso e restituire al territorio vaste aree attualmente inutilizzate.
L’istituzione dei Piani Città consente in particolare di procedere con analisi più chiare e approfondite riguardanti la disponibilità degli immobili e le esigenze delle pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di superare l’attuale visione frammentaria e di ottimizzare l’impiego degli immobili all’interno del contesto urbano.
Le principali linee di intervento di cui si tratta nel primo Rapporto 2023 dell’Agenzia del Demanio sono:
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