Numeri positivi, presentati dall’Istat, hanno messo in luce un incremento della forza lavoro e una contestuale diminuzione del tasso di disoccupazione, un’evoluzione decisamente promettente che segna un progresso per l’economia del Paese.
La situazione occupazionale in Italia ha visto una significativa inversione di tendenza nel mese di giugno. Numeri positivi, presentati dall’Istat, hanno messo in luce un incremento della forza lavoro e una contestuale diminuzione del tasso di disoccupazione, un’evoluzione decisamente promettente che segna un progresso per l’economia del Paese.
Sommario
Nel mese di giugno, l’occupazione è cresciuta dello 0,3%, equivalente a +82mila unità, una tendenza positiva osservata sia per gli uomini che per le donne, per tutte le classi d’età e per i dipendenti, registrando una flessione soltanto tra gli autonomi.
Il tasso di occupazione, conseguentemente, è salito al 61,5%, con un incremento di 0,2 punti percentuali.
Questa crescita continua dell’occupazione ha portato il numero totale di occupati a 23,590 milioni; rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli occupati sono aumentati di 385 mila unità. Questo è stato possibile grazie all’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi, che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine.
Advertisement - PubblicitàParallelamente all’aumento dell’occupazione, si è assistito anche a una riduzione del numero di persone in cerca di lavoro. Rispetto a maggio, infatti, si registra una diminuzione del 2,3%, pari a -44mila unità, un trend che si è verificato sia tra gli uomini che tra le donne e per tutte le classi d’età.
Il tasso di disoccupazione totale, pertanto, è sceso al 7,4%, con un decremento di 0,2 punti percentuali, mentre il tasso di disoccupazione giovanile è diminuito al 21,3%, con un calo di 0,4 punti percentuali.
Non solo l’occupazione ha registrato un aumento e la disoccupazione una diminuzione, ma anche il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni ha registrato un calo dello 0,3%, pari a -43mila unità. Questo fenomeno ha interessato sia gli uomini che le donne e soprattutto la fascia di età superiore ai 24 anni, restando sostanzialmente stabile tra i più giovani. Di conseguenza, il tasso di inattività è sceso al 33,5%, con una riduzione di 0,1 punti percentuali.
Advertisement - PubblicitàI dati dell’Istat dimostrano una tendenza positiva e un miglioramento della situazione lavorativa in Italia. L’aumento degli occupati, la diminuzione dei disoccupati e degli inattivi sono tutti indicatori di un mercato del lavoro in via di ripresa.
Tuttavia, il percorso verso una piena ripresa è ancora lungo e richiederà continui sforzi e interventi mirati per sostenere la crescita dell’occupazione e ridurre ulteriormente la disoccupazione.
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