Meloni agli industriali veneti: «Necessaria l’autonomia energetica»

PNRR e gli industriali: necessaria l’autonomia energetica

Come sottolineato dal premier Giorgia Meloni, è necessario dare particolare attenzione a tutte quelle realtà moderne che coinvolgono l’energia e le sue modalità di gestione da parte del nostro Paese.

E’ un tema particolarmente caldo, soprattutto perché tuttora nessuno è ancora riuscito a dargli una configurazione risolutiva, chiara, univoca e coerente, trovando solamente spunti e/o risposte ‘palliative’.

La seconda Missione del PNRR (M2) o ‘Rivoluzione verde e transizione Ecologica’, si prefigge di operare un processo costante e regolare di spostamento verso le risorse rinnovabili, escludendo completamente il combustibile fossile a favore del cosiddetto ‘carbonio-zero’.

Le principali fonti energetiche condannate dal piano sono:

• Petrolio
• Gas
• Carbone

Esse dovranno essere accantonate per far spazio a sostanze meno inquinanti e più efficienti in termini di energia e diretta disponibilità per il consumatore.

Fondamentalmente si vorrebbe arrivare a un equilibrio reale tra natura, biodiversità e circolarità all’interno del nostro ecosistema, utilizzando opportunamente tutti quegli accorgimenti che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci metterà a disposizione con i suoi fondi Europei.

Il margine di raggiungimento dei seguenti obiettivi è ancora ampio, ma non impossibile, dal momento che un’ulteriore sferzata verrà data da un secondo progetto d’azione, che si pone come una rielaborazione generale e sistematica dell’economia circolare Statale.

Tutto questo avvalora i 5 punti appena riassunti, che nello specifico si possono spiegare attraverso questi ambiti di intervento su cui lavorare:

• Agricoltura sostenibile
• Economia circolare
• Mobilità green a zero emissioni
• Stop alle trivelle per l’esplorazione dei combustibili fossili
• Tutela dell’ambiente e della biodiversità

Giorgia Meloni e il plauso agli imprenditori di confindustria Veneto Est

Al congresso era presente in videoconferenza anche la neo eletta Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha voluto dire la sua nei confronti di tutti gli industriali e imprenditori Veneti presenti all’evento.

Da sempre sono figure che portano avanti l’orgoglio del Made in Italy in tutto il mondo, non risparmiandosi per un’economia che necessita di un rinnovamento radicale e drastico. Un plauso era dovuto, specialmente per tutti quelli che han saputo adattarsi ai tempi che corrono, e anzi, migliorare le condizioni lavorative di centinaia di dipendenti che sarebbero stati altrimenti senza un impiego.

Sono fondamentalmente una tra le principali risorse per il mercato italiano, che deve comprendere come orientarsi per trovare gli sbocchi giusti per potersi valorizzare e tornare ai gusti parametri degli anni passati.

Luca Zaia oltremodo, ha ribadito le sue posizioni dure nei confronti delle energie e sulle trivellazioni al largo della costa della sua Regione, specificando come già dalla pianificazione iniziale del PNRR si fosse dichiarato ‘dubbioso’ sulla loro installazione e sulle conseguenze negative per l’ambiente.

Il Premier Meloni ha voluto direttamente rincuorare le istituzioni e dargli un supporto ufficiale per mettere un punto alla situazione che si andava prospettando.

La questione trivelle

Messo un freno alle maldicenze e alla confusione creata attraverso la cattiva informazione, si è ampliato il discorso all’ordine del giorno che metteva al primo posto la questione ‘trivelle’, che come già descritto, è un argomento rimasto a cuore ai Veneti e al loro sindaco.

Sono stati chiamati alla calma, all’ordine e alla pragmaticità, senza necessariamente ricorrere a metodi/scelte drastiche, che nel futuro porterebbero sicuramente a decisioni ancora più rigide e impattanti per tutto il Paese.

Fare leva sul bene dell’Italia infatti, è la miglior soluzione in questi casi, dal momento che è fondamentalmente questo il principale ambito alla quale dare costanti e precise attenzioni.

Tirando le somme della giornata quindi, si può asserire come siamo lontani dall’aver trovato un punto di incontro tra le parti, ma si può almeno constatare con certezza di essere riusciti ad imbastire un tavolo di trattativa sano e senza troppe limitazioni.