Ottimi risultati per le strategie di ricostruzione post-sisma messe in atto finora nelle Marche. Le risorse ottenute dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) nella metà del 2018 sono state pari a 248 milioni.
Di questi, sono già stati impiegati 70 milioni a favore delle imprese manifatturiere, al fine di far ripartire l’economia nei territori colpiti dal sisma tra il 2016 e il 2017.
Advertisement - PubblicitàLa Regione Marche sta procedendo con l’erogazione dei fondi alle imprese man mano che si eseguono i lavori. 70 milioni sono già stati utilizzati, e questo mostra come la Regione si stia muovendo con efficienza e rapidità nello svolgimento degli interventi. È passato molto tempo da quelle tragiche giornate di paura causate dai terremoti, e la voglia di ricominciare è tanta.
Per la gestione dei progetti, sono stati istituiti tre bandi di concorso, ognuno con scopi differenti:
Grandi notizie anche sul fonte delle nuove figure professionali. Con i fondi del FESR, si era già riusciti a generare circa 1.000 posti di lavoro nuovi. Grazie ai bandi, la Regione Marche ha visto 530 ulteriori assunzioni.
Advertisement - PubblicitàAgli obbiettivi dei tre bandi regionali, sono state collegate tre nuove reti d’impresa temporanee.
Per quanto riguarda il primo concorso, incentrato sull’incremento della produzione, è nata la rete d’impresa “We love italian fashion”, gestita dall’azienda CM Diffusion di Fabriano (AN). Al momento si lavora sulla sperimentazione dell’Orange Fiber, un nuovo tessuto composto con i resti umidi degli agrumi. L’idea è pervenuta da un’impresa siciliana.
Un’altra rete d’impresa è relativa al secondo bando, quello dedicato allo sviluppo tecnologico e digitale. A tal proposito, l’azienda SP Metallo di Tolentino (MC), ha realizzato una serra biologica con sistema domotico. Il che significa che è possibile controllarla e gestirla anche da remoto.
In merito all’ultimo bando invece, la rete d’impresa è gestita dall’azienda Gourmet d’Italia di Ascoli Piceno. In questo caso, i professionisti si sono dedicati allo sviluppo di una nuova tecnologia che consentirebbe agli alimenti di conservare più a lungo le proprietà organolettiche che possiedono.
Tanti altri nuovi progetti sono in via di sviluppo nella Regione Marche. E molti altri ancora devono nascere. Una cosa è certa però, i buoni propositi ci sono tutti, e a quanto pare anche la determinazione nel concludere tutti i progetti al più presto.
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