Il Comune di Legnago ha sbloccato l’apertura di ben 100 cantieri nel territorio, ma con linee guida totalmente differenti e innovative rispetto a quelle della Giunta precedente.
Il Comune di Legnago ha sbloccato l’apertura di ben 100 cantieri nel territorio, ma con linee guida totalmente differenti e innovative rispetto a quelle della Giunta precedente.
I nuovi cantieri saranno privati, e relativi alla costruzione o ristrutturazione di uffici, abitazioni e aziende. Saranno avviati nel 2021. Il tutto avverrà senza consumare ulteriore suolo agricolo rispetto a quello già occupato.
Approfondiamo di seguito.
Advertisement - PubblicitàIl Comune di Legnago sarà dunque protagonista di un grande progetto di riciclo del suolo, che è uno dei temi più importanti e maggiormente proposti dell’ultimo periodo.
Entro il 2020, il Comune avrà un Piano degli interventi nuovo di zecca, che porterà allo sviluppo urbanistico della città, ma sempre nel rispetto del suolo. Sarà inoltre un modo per agevolare il lavoro delle aziende, che si troveranno ad ampliare e riqualificare la produzione. Ma il nuovo progetto darà molto spazio anche ai privati, che attendono ormai da tempo lo sblocco dei cantieri.
Il sindaco Roberto Danieli, afferma che sarà un piano innovativo, che si concentrerà sul produrre nuove costruzioni riutilizzando suolo già occupato. Questo significa che molti siti della città saranno riqualificati, soprattutto i più degradati, senza il bisogno di usufruire di nuovo territorio. Legnago dunque sarà una città nuova, innovativa e moderna.
Danieli ci tiene a sottolineare che le cose sono cambiate. E che, dal 2021, la città veneta sarà una delle grandi protagoniste della rinascita dopo l’emergenza dovuta al Covid-19. Con modi di fare e disposizioni totalmente differenti rispetto a quelle seguite dall’amministrazione precedente.
Advertisement - PubblicitàTutto ciò si rivelerà positivo non solo per la città vista dal punto di vista urbanistico. Ma risulterà anche estremamente produttivo per il settore dell’edilizia, che vedrà incrementare la domanda di lavoro in maniera notevole.
I 100 cantieri che saranno aperti riguarderanno interventi di riqualificazione, recupero, ristrutturazione, ampliamento e restauro. Si prevede l’apertura dei cantieri per tutto il territorio cittadino, senza dimenticare ovviamente il centro storico.
A tal proposito, Danieli sostiene che:
“Sarà prioritario aggiornare i gradi di protezione degli edifici, visto che sono stati fissati negli anni Ottanta e oggi sono parzialmente coerenti ai valori storico-architettonici dei vari fabbricati. Per questo, contestualmente ai vari livelli di tutela delle costruzioni, stabiliremo le nuove modalità di recupero edilizio, con l’obiettivo di facilitare gli interventi dei proprietari, al fine di promuovere la rigenerazione dei complessi abbandonati”.
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