Le novità del Decreto Salva Casa per l’edilizia libera: si alle pergole bioclimatiche

Le opere eseguibili in edilizia libera si estendono ancora, includendo questa volta anche le pergole bioclimatiche, strutture con coperture composte da lamelle orientabili che proteggono dagli agenti atmosferici. Questo cambiamento, approvato dalla commissione Ambiente della Camera, è parte del decreto Salva casa.

Ma quali sono le altre modifiche introdotte e come influiranno sul settore edilizio?

Nuove regole per le pergole bioclimatiche

Con l’approvazione della modifica al Decreto Salva Casa (Dl n. 69/2024), le pergole bioclimatiche sono ora incluse nel catalogo delle opere che non richiedono permessi o autorizzazioni specifiche. Queste strutture, dotate di lamelle orientabili, possono essere installate senza alcun titolo abilitativo, purché rispettino determinati requisiti.

Le pergole devono essere addossate o annesse agli edifici o alle unità immobiliari e possono avere strutture fisse necessarie al sostegno e all’estensione. Tuttavia, la loro installazione non deve creare spazi stabilmente chiusi né comportare variazioni di volumi e superfici.

Inoltre, devono presentare caratteristiche tecnico-costruttive ed estetiche tali da minimizzare l’impatto visivo e l’ingombro apparente. Questo cambiamento mira a semplificare le procedure burocratiche, riducendo le incertezze e il contenzioso legato all’installazione di tali strutture.

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Le vetrate panoramiche amovibili (Vepa)

Un’altra importante modifica introdotta nel catalogo dell’edilizia libera riguarda le vetrate panoramiche amovibili (Vepa). Già da tempo, queste strutture potevano essere installate senza necessità di permessi o autorizzazioni specifiche.

Tuttavia, il decreto Salva casa ha introdotto alcune precisazioni.

Le Vepa possono essere realizzate in edilizia libera anche sui porticati, ma con una rilevante eccezione: non possono essere installate su porticati gravati da diritti di uso pubblico o situati nei fronti esterni degli edifici che prospettano aree pubbliche.

Questa restrizione è stata introdotta per evitare che tali installazioni possano interferire con l’uso pubblico degli spazi o con l’estetica degli edifici affacciati su aree pubbliche.

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Dettagli delle modifiche legislative

La legge di conversione del decreto Salva casa, attualmente in fase di discussione alla Camera, sta apportando diverse modifiche al Testo unico edilizia (DPR n. 380/2001).

Oltre alle novità riguardanti le pergole bioclimatiche e le Vepa, ci sono altre modifiche che potrebbero essere introdotte nelle prossime settimane. Tra queste, ci sono i capitoli riguardanti le tolleranze edilizie, i requisiti di abitabilità degli immobili e le specifiche disposizioni per Milano, note come Salva Milano.

Questi aspetti sono ancora oggetto di discussione e potrebbero subire ulteriori cambiamenti prima dell’approvazione definitiva del decreto in Aula.

Erica Mazzetti di Forza Italia ha sottolineato l’importanza del Salva Milano, un intervento considerato necessario ma che deve essere gestito attentamente per evitare effetti collaterali negativi.

Il periodo transitorio previsto dalle bozze attuali è ancora poco definito e rischia di creare un vuoto normativo di almeno sei mesi, durante il quale potrebbero essere bloccati i nuovi lavori.

Mazzetti propone di mantenere invariato il rilascio degli atti abilitativi fino alla conclusione del periodo transitorio per evitare questo problema. La questione del Salva Milano è cruciale per garantire la continuità dei lavori edilizi nella città e prevenire ritardi e complicazioni burocratiche.

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Chiarimenti sulle tende da sole

Il decreto Salva casa ha anche apportato chiarimenti sull’installazione delle tende da sole. In passato, la giurisprudenza ha spesso dovuto determinare caso per caso le autorizzazioni necessarie per tali installazioni.

Con l’aggiunta di una voce specifica nel Testo unico edilizia, il decreto ha cercato di fare chiarezza includendo un elenco di opere che non richiedono autorizzazione.

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Questo elenco ora comprende tende, tende da sole e tende da esterno, oltre alle nuove aggiunte delle pergole bioclimatiche. L’obiettivo è ridurre le incertezze e il contenzioso, anche se alcuni esperti rimangono scettici sull’efficacia di un elenco dettagliato in questo senso.