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La Sicurezza sul lavoro in Italia: Un’emergenza che continua a crescere

Il numero delle vittime sul lavoro in Italia torna nuovamente a crescere. Nel primo trimestre del 2023 si registra un aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022.

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Il numero delle vittime sul lavoro in Italia torna nuovamente a crescere. Nel primo trimestre del 2023 si registra un aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022: 196 vittime contro 189, con un picco di crescita nel Nord-ovest, +22,4%. Questo dato è allarmante, in quanto la ripresa delle attività produttive sta comportando costi umani sempre più intollerabili.

In questo articolo analizzeremo lo studio di Eures e Uil “Gli infortuni sul lavoro in Italia: incidenza e profili di rischio” e le possibili soluzioni per contrastare questo fenomeno.

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Analisi della situazione: morti sul lavoro nel 2022

Nel 2022 si sono verificati tre morti sul lavoro al giorno, per un totale di 1.090 decessi, in calo del 10,7% rispetto al 2021. Tuttavia, questa flessione è dovuta esclusivamente al quasi azzeramento delle vittime sul lavoro per causa Covid-19. Gli infortuni mortali non correlati al virus sono cresciuti nel 2022 del 16,5%.

Quasi la metà degli infortuni con esito mortale avviene nel settore terziario, con i lavoratori delle costruzioni tra i più colpiti. Le cadute dall’alto costituiscono il 28% delle cause di morte, e il rischio di perdere la vita si moltiplica per 4 tra i lavoratori precari e quelli irregolari. A seguire, il settore industriale, che assorbe il 37,5% degli eventi, con l’edilizia al 19% delle morti sul lavoro.

Il rischio di infortunio mortale è più alto tra i lavoratori a termine, con 10,2 morti per 100.000 occupati, a fronte di 5,7 tra i lavoratori autonomi e 3,3 tra gli occupati stabili. La mortalità aumenta con l’età, con percentuali più alte tra gli over 65, sebbene in termini assoluti il maggior numero di vittime si registri nella fascia 55-64 anni, seguita dalla fascia 45-54 anni.

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Infortuni sul lavoro nel 2022

Nel 2022 si sono contati 1.912 infortuni sul lavoro al giorno, per un totale di 697.773, in aumento del 25,7% sul 2021. Il rischio infortunistico più alto si registra tra i lavoratori stranieri e nel settore dell’edilizia, con un incremento del 42,9% di infortuni tra le donne.

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Distribuzione geografica degli infortuni

Il 60,3% degli infortuni avviene nelle regioni del Nord, il 19,5% al Centro e il 20,3% al Sud. La crescita del numero degli eventi infortunistici riguarda l’intero Paese, con l’incremento più marcato nel Mezzogiorno (+35,9%), seguito dal Centro (+29,4%) e dal Nord Italia (+21,5%). Questa crescita, secondo Eures e Uil, va correlata alle dinamiche dei diversi settori economico-produttivi e alla piena ripresa delle attività dopo il superamento delle misure del 2020-2021 contro la pandemia.

Gli infortuni sul lavoro tra le donne sono aumentati del 42,9%, più del doppio rispetto agli uomini (+16%). Questa dinamica è correlata all’incremento dell’occupazione femminile nel settore manifatturiero nel 2022 (+6,9%) e alla maggiore presenza di lavoratrici nei settori più colpiti dal Covid-19, come sanità e servizi di cura.

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Controlli e irregolarità nelle aziende

Il report di Eures evidenzia che quasi sette aziende su dieci ispezionate presentano irregolarità, con i lavoratori irregolari in crescita al 79,4%. Nel 2021, l’indice di irregolarità si attesta al 63,7% per l’edilizia e al 63,1% per il terziario, seguito dall’industria con il 60,6% e dall’agricoltura con il 54,3%.

Nonostante gli auspici dei governi, la consistenza del corpo ispettivo dell’Inl, preposto ai controlli sulla sicurezza del lavoro, rimane decisamente sottodimensionata. Sono in totale 3.983 gli ispettori adibiti alla vigilanza, ovvero 1 ogni 1.511 imprese. La situazione peggiora se si considera il numero di ispettori effettivamente adibiti all’attività di vigilanza, quantificato dallo stesso Inl in 1.600 unità, uno ogni 3.762 imprese registrate.

Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha sottolineato l’importanza di un approccio culturale alla sicurezza sul lavoro, chiedendo maggiore attenzione nelle scuole, l’aumento degli ispettori e un lavoro più incisivo sulla prevenzione. Inoltre, ha richiesto la certezza della pena in caso di irregolarità riscontrate.



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TAGS: cantiere, lavoro, sicurezza, sicurezza sul lavoro

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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