L’installazione di un’antenna comune in condominio è un intervento per il quale si può usufruire della detrazione al 50% concessa dal Bonus Ristrutturazione.
L’installazione di un’antenna comune in condominio è un intervento per il quale si può usufruire della detrazione al 50% concessa dal Bonus Ristrutturazione.
L’incentivo ammette infatti la realizzazione di una lunga serie di lavori che, di base, devono essere qualificati come interventi di recupero del patrimonio edilizio. È possibile tuttavia includere in detrazione diverse tipologie di opere che, tra le altre finalità, possono riguardare il risparmio energetico dell’abitazione, l’acquisto di unità ristrutturate o anche la totale demolizione e ricostruzione (con ampliamento) dell’immobile.
Il Bonus Ristrutturazione è, tra tutti i bonus casa, quello che concede più scelta riguardo ai lavori che si possono conseguire, e include anche diverse opere di minore entità come, ad esempio, l’installazione di un’antenna comune in condominio.
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Advertisement - PubblicitàL’installazione di un’antenna comune in condominio è ammissibile al Bonus Ristrutturazione perché rientra tra i lavori volti alla cablatura degli immobili, conseguibili su singole unità immobiliari e sulle parti comuni degli edifici residenziali.
Per poter accedere all’incentivo, è sempre fondamentale che gli interventi siano realizzati su immobili ed edifici a scopo abitativo, in quanto non sono mai ammesse le unità strumentali.
Difatti, nel caso dei condomini misti (ovvero composti sia da immobili residenziali che non residenziali) si potrà comunque usufruire della detrazione, ma solo in riferimento alle unità abitative (pertinenze incluse), ed escludendo quindi dal calcolo tutte le spese sostenute per gli immobili diversi dalle abitazioni.
Gli interventi volti alla cablatura delle unità residenziali sono quindi ammessi a detrazione, come previsto nello specifico dal TUIR, all’art. 16-bis, comma 1, lettera g).
È però la Legge n. 249 del 31 luglio 1997 che ha previsto la nascita di agevolazioni legate a questa tipologia di opere con le norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo, e che ha inoltre istituito l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Nello specifico, l’art. 3, comma 13, ha disposto che:
“A partire dal 1 gennaio 1998 gli immobili, composti da più unità abitative di nuova costruzione o quelli soggetti a ristrutturazione generale, per la ricezione delle trasmissioni radiotelevisive satellitari si avvalgono di norma di antenne collettive e possono installare o utilizzare reti via cavo per distribuire nelle singole unità le trasmissioni ricevute mediante antenne collettive.”
Tali agevolazioni sono state poi “assorbite” nel Bonus Ristrutturazione, e gli interventi possono essere realizzati oggi beneficiando di una detrazione da IRPEF nella misura del 50% delle spese, con massimale pari a 96.000 euro.
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Advertisement - PubblicitàPer accedere alla detrazione per l’installazione di un’antenna comune in condominio è necessario che l’intervento riguardi tutte le unità immobiliari abitative presenti nell’edificio, in quanto i lavori dovranno obbligatoriamente interconnettere tutte le abitazioni.
È fondamentale inoltre che si operi solo su edifici già esistenti, escludendo dunque i fabbricati in fase di costruzione, gli immobili oggetto di demolizione e ricostruzione o quelli crollati/demoliti e poi successivamente ricostruiti.
Si tratta di interventi per le cui spese è concesso anche in questo caso di usufruire del Bonus Ristrutturazione, in quanto appartenenti alla categoria della “ristrutturazione edilizia”.
Per l’intervento di cablaggio, tuttavia, se realizzato da solo, è necessario che gli immobili siano già esistenti.
Oltre all’installazione di antenne collettive e reti via cavo per la ricezione dei segnali, i lavori di cablatura possono essere finalizzati anche:
È possibile beneficiare della detrazione per l’installazione ex novo, oppure, anche nel caso in cui si volessero sostituire le antenne private con l’installazione di un’unica antenna comune.
L’intervento, tra l’altro, rientra tra quelli che si possono conseguire nel regime dell’edilizia totalmente libera.
Questo significa che non si dovrà richiedere alcun permesso o autorizzazione, e non sarà necessario neanche inviare comunicazioni di inizio lavori.
Possono essere realizzati in edilizia totalmente libera, in genere, tutti i lavori riconducibili alla manutenzione ordinaria, categoria alla quale possono essere assimilati i lavori di cablaggio degli edifici.
È fondamentale chiarire però che gli interventi di cablatura ricoprono una categoria del tutto autonoma rispetto a tutte le altre che risultano agevolabili con il Bonus Ristrutturazione, incluse quelle di manutenzione ordinaria o straordinaria.
È pertanto più corretto dire che sono interventi di edilizia libera quelli di manutenzione ordinaria e, separatamente, anche quelli volti alla cablatura degli edifici.
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