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Impianto elettrico, installazione e rifacimento: incentivi possibili

Impianto elettrico, installazione e rifacimento: incentivi possibiliImpianto elettrico, installazione e rifacimento: incentivi possibili
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Esistono diversi incentivi in ambito edile che consentono di intervenire sull’impianto elettrico in modi differenti, ma il Bonus Ristrutturazione senza dubbio è quello che concede maggiore scelta.

Nello specifico, risultano agevolabili le semplici riparazioni di elementi dell’impianto, così come anche le opere di totale demolizione e ricostruzione che siano finalizzate al rifacimento dello stesso impianto elettrico.

Vediamo di seguito tutti i lavori possibili.

Leggi anche: “Bonus Ristrutturazione: tutti gli interventi possibili, Guida completa

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Impianto elettrico: manutenzione ordinaria e straordinaria

Tra le agevolazioni che ammettono gli interventi sull’impianto elettrico c’è il Bonus Ristrutturazione, che concede una detrazione da Irpef in misura pari al 50% delle spese sostenute, con un massimale di 96.000 euro per ogni unità.

L’incentivo è dedicato esclusivamente alle abitazioni, e tra le categorie di interventi ammesse c’è quella della manutenzione ordinaria, che agevola:

  • Tutte le opere di riparazione, rinnovamento o sostituzione delle finiture degli edifici;
  • Tutti gli interventi necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici.

La manutenzione ordinaria comprende interventi che possono essere generalmente conseguiti nel regime dell’edilizia libera, ma richiede che siano utilizzati materiali e finiture analoghi a quelli esistenti.

Le spese possono essere ammesse a detrazione in questo caso principalmente se i lavori interessano gli edifici condominiali. Per le singole unità immobiliari, la manutenzione ordinaria è agevolabile solo se si tratta di opere necessarie a completare interventi di entità maggiore (approfondisci qui).

Si può dunque intervenire sull’impianto elettrico con lavori di riparazione e sostituzione di elementi, sempre utilizzando materiali e finiture analoghe.

Il Bonus Ristrutturazione agevola però anche gli interventi di manutenzione straordinaria, che possono essere conseguiti senza problemi sia nelle singole unità che negli edifici condominiali.

Rientrano in questa categoria tutte le opere, anche di carattere innovativo, che si conseguono sulla struttura e sugli impianti al fine di mantenere in efficienza l’immobile o adeguarlo all’uso corrente.

È fondamentale comunque che non siano apportate modifiche alla planimetria, alla tipologia, alla superficie, alla volumetria e alla destinazione d’uso dell’edificio.

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Completo rifacimento con il restauro e la ristrutturazione edilizia

Anche la categoria del restauro e risanamento conservativo, sempre agevolabile con il Bonus Ristrutturazione, può includere degli interventi sull’impianto elettrico.

Nello specifico, sono ammessi qui tutti i lavori che si realizzano sulle abitazioni al fine di conservare l’organismo edilizio, assicurarne la funzionalità nel tempo e garantirne la destinazione d’uso compatibile, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali.

Sono compresi ad esempio i seguenti interventi:

  • Consolidamento strutturale;
  • Ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio;
  • Inserimento di elementi accessori e di impianti (anche elettrici) necessari alle esigenze dell’uso;
  • Eliminazione di elementi estranei all’organismo edilizio.

Il Bonus Ristrutturazione agevola comunque anche tutti i lavori rientranti nella categoria della ristrutturazione edilizia, che può includere anche la completa o parziale demolizione e ricostruzione con ampliamento dell’immobile al fine di:

  • Adeguarlo alla normativa antisismica;
  • Adeguarlo ai criteri per l’abbattimento delle barriere architettoniche;
  • Istallare nuovi impianti tecnologici (tra cui rientrano quelli elettrici);
  • Migliorarne l’efficienza energetica.

La ristrutturazione edilizia comprende nello specifico quell’insieme di opere necessarie a trasformare in tutto o in parte un organismo edilizio, con la possibilità di ripristinare o sostituire elementi costitutivi, ed eliminare, modificare o inserire elementi ed impianti.

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Rifacimento e adeguamento: possibile per abbattere le barriere

Si può intervenire sull’impianto elettrico anche se i lavori sono ricompresi nell’abbattimento delle barriere architettoniche.

Si tratta di interventi che possono essere agevolati col Bonus Ristrutturazione, con il Bonus Barriere Architettoniche al 75% oppure anche con il Superbonus come intervento trainaTO, ma che in ogni caso devono rispettare i criteri di accessibilità, visitabilità e adattabilità di cui al DM n. 236 del 14 giugno 1989.

I lavori comprendono tutte le opere che siano finalizzate a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione, con l’installazione di ascensori, montacarichi e la realizzazione – mediante la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata – di ogni altro strumento che sia atto a concretizzare questo scopo.

Al fine di adeguare l’immobile alla necessità di abbattere le barriere architettoniche, è possibile ad esempio:

  1. Sostituire le finiture (ovvero pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti).
  2. Rifare o adeguare gli impianti tecnologici, tra cui:

In caso di sostituzione degli impianti, si chiarisce, saranno detraibili anche le spese sostenute per lo smaltimento e la bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti.

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Impianto elettrico: messa a norma e riparazioni semplici

Ma non è finita qui. Il Bonus Ristrutturazione infatti incentiva molte altre categorie di interventi, tra cui quella dedicata ai lavori di messa a norma degli immobili dal punto di vista impiantistico.

Si tratta di interventi finalizzati ad adeguare gli impianti alle normative, che possono interessare tutti gli impianti tecnologici presenti nell’abitazione, a prescindere dall’entità o dalla categoria dell’intervento (approfondisci qui).

C’è infine l’opportunità di portare in detrazione anche le spese minime che si conseguono per intervenire sull’impianto elettrico, come quelle pagate per riparare una presa, ad esempio.

In questo caso, sono lavori incentivabili perché finalizzati a prevenire gli infortuni domestici, categoria che può ricomprendere, ad esempio, i lavori di semplice riparazione degli impianti insicuri, come la sostituzione di un tubo del gas o la riparazione di una presa elettrica malfunzionante (approfondisci qui).

Leggi anche: “Impianto idraulico: quali incentivi per sostituzione, installazione e riparazione



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Autore: Redazione Online

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