Il Ponte sullo Stretto di Messina: finanziamenti, promozione e l’acciaio proveniente dall’ex Ilva

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta un’opera infrastrutturale di grande importanza per l’Italia, con un impatto significativo sul territorio e sulle connessioni tra la Sicilia e la Calabria.

L’emendamento per la promozione del progetto

Pur non essendo ancora disponibili le coperture finanziarie per il ponte sullo Stretto di Messina, il governo sostiene che saranno reperite mediante la legge di Bilancio. Contemporaneamente, si progetta di destinare 7 milioni di euro a una campagna pubblicitaria. L’emendamento è stato avanzato in commissione Infrastrutture alla Camera dai deputati Francesco Battistoni di Forza Italia e Domenico Furgiuele della Lega.

La proposta contempla l’assegnazione di un milione di euro all’anno dal 2024 al 2030 per le campagne di comunicazione, concordate tra il concessionario e le città metropolitane di Messina e Reggio Calabria.

Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha affermato che ci troviamo ancora nella fase iniziale e che il governo sta lavorando per identificare le risorse necessarie. Secondo fonti del Mit, Bruxelles sarebbe disposta a coprire il 50% dei costi per l’aggiornamento degli studi sull’impatto ambientale dell’opera, da anni al centro del dibattito politico della destra italiana.

L’aumento dei costi e la ricerca di coperture finanziarie

I costi per la costruzione del ponte sono cresciuti rispetto alle stime iniziali, passando da 10 a 13,5 miliardi di euro. Al momento, non vi sono coperture finanziarie disponibili secondo la legislazione vigente, pertanto queste dovranno essere individuate nel corso della definizione del disegno di legge di bilancio. Inoltre, le opere complementari e di ottimizzazione delle connessioni ferroviarie, sia in Sicilia che in Calabria, comporteranno un costo stimato di 1,1 miliardi di euro.

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha evidenziato l’importanza del ponte sullo Stretto di Messina per il Mezzogiorno, l’Italia intera e l’Europa. Salvini ha proposto di impiegare l’acciaio proveniente dall’ex Ilva per la costruzione dell’infrastruttura, assicurando anni di commesse piene all’acciaieria.

Gli investimenti previsti sono significativi e il ministro è in continuo contatto con gli amministratori locali di tutte le forze politiche.