Nelle ultime ore, si stanno susseguendo una serie di dichiarazioni piuttosto pesanti provenienti da membri di istituzioni politiche, riguardanti l’abusivismo edilizio che sembra essere alla base della frana di Casamicciola.
In questi ultimi giorni sta campeggiando la tragedia occorsa ad Ischia la quale, al momento, ha visto la morte di 8 persone a causa di uno smottamento conseguente ad una pioggia torrenziale.
Nelle ultime ore, si stanno susseguendo una serie di dichiarazioni piuttosto pesanti provenienti da membri di istituzioni politiche, riguardanti l’abusivismo edilizio che sembra essere alla base della frana di Casamicciola.
Tra di essi, hanno espresso la propria opinione sull’accaduto il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, nonché Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Quali sono state le loro parole?
Advertisement - PubblicitàA schierarsi in favore dell’abbattimento delle case abusive realizzate in zone ad altissimo rischio di smottamento è Nello Musumeci, ministro della Protezione Civile, il quale ha rimarcato come quest’opera di abbattimento abbia bisogno di una dotazione finanziaria importante.
Egli ha sottolineato anche l’importante sostegno che il governo dovrebbe manifestare nei confronti dei sindaci che sono responsabili dell’attivazione dei mezzi meccanici che devono eseguire l’abbattimento delle abitazioni abusive.
Tuttavia, ha anche espresso la vicinanza del governo a tutte le famiglie delle vittime sinora ritrovate, esprimendo la necessaria identificazione delle responsabilità e delle strategie correttive della normativa attualmente in vigore, la quale avrebbe bisogno di revisioni importanti e radicali al fine di evitare tali tragedie.
A detta di Musumeci, il governo avrà molto su cui riflettere per quanto riguarda i condoni e gli abusi edilizi perpetrati da coloro che costruiscono un villino sulla spiaggia o in una zona ad alto rischio geologico, materia da considerare anche con l’appoggio dei vari ministeri.
Le forti dichiarazioni di Musumeci sono state accompagnate da quelle di Pichetto, ministro dell’Ambiente: quali sono state le sue parole?
Advertisement - PubblicitàGilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente, sostiene che la responsabilità maggiore della tragedia di Ischia sia del sindaco e di tutti coloro che hanno lasciato costruire su terreni non idonei e ad alto rischio idrogeologico.
Secondo il ministro, basterebbe mettere in galera queste figure, confiscando tutte le costruzioni abusive e analizzando ciascun caso accaduto sino a questo momento. Non è tardata, tuttavia, la replica del sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, il quale si è dimostrato incredulo e basito per le affermazioni di Pichetto, a fronte del sostegno dei massimi esponenti politici nei confronti della popolazione colpita e del governo regionale.
Antonio Decaro, presidente dell’Anci, ha definito “una volgarità inacettabile” le parole di Pichetto, soprattutto perché espresse durante le operazioni di ritrovamento dei corpi e dei dispersi. Il presidente dell’Anci, inoltre, si è ritenuto sicuro che la linea del governo sul tema del dissesto idrogeologico e delle responsabilità del tragico evento di Ischia sia diametralmente opposta rispetto a quella proposta dal ministro dell’Ambiente.
Commentando le parole di Pichetto, Musumeci è tornato sull’argomento, confermando l’importanza di garantire al sindaco una presenza costante dello Stato, dato che l’abusivismo edilizio, in moltissimi casi, cela l’azione di diverse organizzazioni criminali intente ad ottenere profitti sulla costruzione di abitazioni in zone a rischio idrogeologico.
Infine, sulle parole di Pichetto è intervenuto anche il leader M5s Giuseppe Conte il quale, in un video intervento atto a commentare gli attacchi sulla normativa contenuta nel decreto Genova che definisce i requisiti del condono, ha definito l’aggressione nei confronti degli avversari politici uno sciacallaggio, anziché un modo pacifico di fare politica.
Insomma, la tragedia di Ischia sta finora vedendo lo scontro di molti esponenti politici, i quali si stanno esprimendo con affermazioni forti e ben chiare, mentre il lavoro dei soccorritori continua instancabilmente.
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